La variante Omicron corre negli Stati Uniti e si prova a tenere il passo spingendo sulla campagna vaccinale dei bambini. La Food and Drug Administration ha, infatti, autorizzato la dose booster del vaccino anti Covid Pfizer per i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 15 anni. Una svolta quella dell’ente regolatore per i farmaci statunitense che arriva con la riapertura delle scuole all’orizzonte, dopo la pausa invernale. La FDA ha annunciato di aver modificato l’autorizzazione all’uso di emergenza (Eua) del vaccino al fine di espandere l’uso della terza dose di richiamo per questa fascia di età. Ma sono stati modificati altri due punti. È stato ridotto ad almeno 5 mesi l’intervallo temporale tra il ciclo di vaccinazione primario e il richiamo, visto che il tempo minimo da far passare dalla seconda dose era di sei mesi.



Inoltre, è stato dato il via libera alla terza dose addizionale, come parte di un ciclo primario, ai bambini immunocompromessi di età compresa tra 5 e 11 anni. Questi ultimi, che sono stati sottoposti a trapianto di organi o a cui sono state diagnosticate condizioni che sono considerate avere un livello equivalente di immunocompromissione, possono non rispondere adeguatamente alla serie di vaccinazione primaria a due dosi. Per questo una terza dose della serie primaria è stata ora autorizzata per questo gruppo. Questo consentirà loro di ricevere il massimo beneficio potenziale dalla vaccinazione.



“RICHIAMI FONDAMENTALI CONTRO OMICRON”

Negli Stati Uniti, stando ai dati Cdc, sono circa 13,5 milioni i ragazzi 12-17enni che hanno ricevuto due dosi di Pfizer, quindi poco più della metà del totale. Janet Woodcock, commissario ad interim della Food and Drug Administration, ha commentato così la decisione: «Con l’attuale ondata della variante Omicron, è fondamentale continuare ad adottare misure preventive efficaci e salvavita come la vaccinazione primaria e i richiami anti-Covid, l’uso di mascherine e il distanziamento sociale per combattere efficacemente il virus». Invece Peter Marks, direttore del Center for Biologics Evaluation and Research della FDA, ha evidenziato che «una dose di richiamo dei vaccini attualmente autorizzati può contribuire a fornire una migliore protezione contro entrambe le varianti Delta e Omicron», alla luce dei dati attualmente disponibili.



«In particolare, la variante Omicron sembra essere leggermente più resistente ai livelli di anticorpi prodotti in risposta alle dosi della serie primaria dei vaccini attuali». Quindi, ha concluso che «FDA ha esteso la gamma di individui idonei a ricevere un richiamo, ha ridotto la durata del tempo tra il completamento della serie primaria Pfizer per gli individui a ricevere un richiamo e sta autorizzando una terza dose di vaccino protettivo per alcuni dei nostri individui più giovani e più vulnerabili».