Boris Becker è stato condannato per bancarotta fraudolenta dalla Southwark Crown Court. Il processo cominciato due anni fa a Londra si è chiuso nel peggiore dei modi per l’ex campione di tennis, che infatti ora rischia sei anni di carcere. La vicenda risale al giugno 2017, quando il sei volte vincitore di tornei del Grande Slam aveva dichiarato fallimento. Becker è accusato di aver tenuto nascosti al fisco i trofei di Wimbledon vinti nel 1985 e 1989, gli Australian Open 1991 e 1996, la medaglia d’oro olimpica di Barcellona 1992, ma anche alcune proprietà immobiliari tra Londra e Germania, così come 1,3 milioni di euro circa in asset.



L’ex tennista tedesco già nel 2002 era stato condannato dalla giustizia tedesca a 2 anni di carcere, con sospensione della pena, e a una multa di 500mila euro per evasione fiscale. In quel caso Boris Becker era accusato di non aver versato al fisco tedesco tra il 1991 e il 1993 una somma calcolata in 1,7 milioni di euro.



NUOVI GUAI GIUDIZIARI PER BORIS BECKER

Boris Becker, come riportato da Repubblica, è stato giudicato colpevole per quattro dei 24 capi di imputazione contro di lui in relazione al suo fallimento. Nella fattispecie, è sotto processo per un procedimento giudiziario relativo al fallimento personale, legato ad un prestito di 3,5 milioni di euro dalla banca privata Arbuthnot Latham. Quindi, la giuria lo ha ritenuto colpevole di sequestro di proprietà, non divulgazione di proprietà e occultamento di debiti.

Affiancato dalla compagna Lilian de Carvalho Monteiro per tutto il processo, Boris Becker è stato rilasciato su cauzione prima della condanna presso lo stesso tribunale. Il 29 aprile si terrà l’udienza per la definizione della pena. Nel precedente processo i legali di Becker avrebbero provato a salvarlo invocando l’immunità diplomatica per la nomina ad addetto per gli affari sportivi, umanitari e culturali della Repubblica Centrafricana in Europa. Ma poi emerse che non vi è alcuna posizione di questo tipo nella Repubblica Centrafricana.