«Il più grande programma di investimenti per la difesa britannico dalla fine della Guerra Fredda»: così il Governo del Regno Unito annuncia un maxi piano di spese militari da 18,5 miliardi di euro, una cifra enorme che rivela della volontà di Boris Johnson di investire massicciamente sulla Difesa, sulle missioni militari internazionali e sulle cyber minacce. Il giorno dopo l’annuncio “shock” sulla fine di benzina e diesel dal 2030, il Governo Tory lancia il programma militare da spalmare su 4 anni: secondo quanto riportato da Downing Street, il piano prevede la modernizzazione delle forze armate britanniche, la deterrenza “tradizionale”, la difesa dai cyber attacchi ma anche tecnologie all’avanguardia, difesa spaziale e intelligenza artificiale applicata agli apparati bellici. Oggi in Parlamento il Premier BoJo presenterà il maxi piano da 16,5 miliardi di sterline, secondo “programma” di forte investimento statale dopo la “rivoluzione industriale verde” lanciata solo due giorni fa.



IL PIANO JOHNSON PER LA DIFESA UK

Con questo nuovo piano militare però Londra mira a consolidare la sua posizione di maggiore investitore nel settore della Difesa a livello europeo, il secondo più grande nella Nato. Il programma per la prossima generazione del Ministero della Difesa creerà secondo le prime stime 10mila posti di lavoro all’anno e porterà il Governo Tory a fondare la nuova agenzia dedicata all’intelligenza artificiale, denominata National Cyber Force. Non solo, nel settore conquiste spaziali il piano Johnson prevede anche di lanciare un primo razzo in orbita al 100% britannico entro il 2022. «Ho preso questa decisione nel bel mezzo della pandemia perchè la Difesa del regno deve venire prima», ha spiegato da Downing Street lo stesso Boris Johnson, «la situazione internazionale è più pericolosa e più intensamente competitiva che in qualsiasi momento dalla fine della Guerra Fredda e il Regno Unito deve onorare la sua storia e stare fermamente al fianco dei suoi alleati». Il Ministro della Difesa inglese, Ben Wallace, accoglie con entusiasmo il nuovo piano del Primo Ministro: «Questa è un’ottima notizia per la Difesa, che ci dà la certezza economica di cui abbiamo bisogno per modernizzarci, pianificare il futuro e adattarci alle minacce che dobbiamo affrontare. Questo accordo garantisce posti di lavoro e mezzi di sussistenza nel Regno Unito e ci consente di investire nei nostri grandi cantieri navali e nell’industria aerospaziale, diffondendo prosperità in ogni angolo del Regno Unito».

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