Boris Johnson ha dimenticato il codice di sblocco del suo vecchio iPhone. Non una notizia di misero gossip, ma un fatto importante che potrebbe ostacolare le indagini sulla gestione dell’epidemia da coronavirus nel Regno Unito che coinvolgono l’ex premier. Il portavoce di BoJo ha confermato che c’è tutta l’intenzione di consegnare i messaggi di WhatsApp alle autorità, ma al momento non c’è modo di risolvere l’impasse.



Boris Johnson ha smesso di utilizzare il vecchio telefono nel maggio del 2021 per motivi di sicurezza, considerando che il suo numero di telefono era disponibile online da almeno 15  anni. Ma non mancano le polemiche. Secondo gli esperti, infatti, l’ex primo ministro sarebbe ancora in grado di accedere alle sue chat fintanto che il suo WhatsApp è sottoposto a backup.



Boris Johnson e il caso delle chat

Boris Johnson ha utilizzato il suo iPhone durante la pandemia da Covid-19 e l’indagine vorrebbe accendere i riflettori sui messaggi relativi all’annuncio del lockdown nel 2020. Il governo ha consegnato agli inquirenti le note, alcune chat e altri appunti del periodo a Downing Street. Per quanto riguarda i messaggi WhatsApp, i legali di Bojo chiedono cautela, perché il contenuto del dispositivo in questione potrebbe essere cancellato in caso di più tentativi errati. Andrew Whaley, direttore tecnico senior presso la società di sicurezza informatica Promon, ha dichiarato: “Questa è una scusa piuttosto scadente. A condizione che venga eseguito il backup di WhatsApp di Boris, l’accesso ai dati richiederebbe alcuni minuti. Puoi semplicemente estrarre la scheda SIM, inserirla in un altro dispositivo e installare WhatsApp utilizzando la verifica tramite SMS per accedere a tutti i tuoi vecchi messaggi. Poiché si tratta di un telefono diplomatico, le misure di sicurezza potrebbero benissimo essere diverse, ma comunque non è un compito impossibile in alcun modo”, riporta il Guardian.

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