Fedele allo stile che lo ha sempre caratterizzato, Boris Johnson si è presentato in maniera “bellicosa” nella sua prima uscita social dopo che nella giornata di oggi è diventata ufficiale non solo la sua vittoria nelle primarie del Partito Conservatore dei Tories ma pure la sua designazione quale Primo Ministro per sostituire la dimissionaria Theresa May. “Attuare la Brexi e sconfiggere Jeremy Corbyn”, leader del Partito Laburista: queste sono le due direttrici dell’agenda che Johnson si è posto, spiegando che oramai la campagna elettorale è finita e che intende mettersi subito al lavoro. “Unire il Paese”, l’altro obiettivo, è stato duramente criticato dallo stesso Corbyn che, ricordando come Johnson abbia trionfato alle primarie battendo per 66% a 34% lo sfidante Jeremy Hunt ma ottenendo solamente il sostegno di 100mila esponenti del Tory, ha ribattuto sostenendo la necessità di una elezione generale per decidere quale sarà la futura linea politica del Paese, aggiungendo anche che l’opzione della Brexit resta dannosa. Di diverso parere Donald Trump che ha salutato la vittoria di Boris il Rosso con un tweet di congratulazioni: “Sarà grande!” il suo commento sul social network. (agg. di R. G. Flore)
EX SINDACO DI LONDRA SUBENTRA A THERESA MAY
Boris Johnson è stato eletto il nuovo leader dei Conservatori nonché il nuovo primo ministro britannico. L’ex sindaco di Londra subentra alla premier uscente Theresa May, che lo scorso 7 giugno aveva annunciato le sue dimissioni dopo il fallimento riguardante la pratica Brexit. Boris Johnson ha vinto le primarie interne al suo partito, ottenendo 92mila voti sui 160 mila disponibili, e superando Jeremy Hunt, attuale ministro degli esteri, che invece si è fermato a circa 46mila e 600 preferenze. Come detto sopra, la vittoria di leader dei Tory gli permette in automatico di divenire anche il primo ministro del governo britannico. Nato a New York e cresciuto a Bruxelles, viene da una famiglia composta da francesi, tedeschi, turchi e persino un bisnonno dell’Impero Ottomano, come ricorda l’edizione online de Il Sole 24 Ore.
BORIS JOHNSON NUOVO PREMIER DEL REGNO UNITO
Dopo aver studiato ad Oxford era stato ingaggiato dall’autorevole Times, per poi essere licenziato in tronco dopo aver inventato una citazione, ma quasi immediatamente era stato assunto dal Telegraph, altro noto tabloid d’oltre Manica di matrice conservatrice. In seguito è entrato in politica, con convinzioni fortemente euroscettiche, per poi divenire deputato nel 2001. Nel 2008 il ruolo di primo cittadino di Londra, con la prima importante vittoria dei Tories da oltre dieci anni. Nel 2012, grazie anche ad una grandiosa olimpiade organizzata nella metropoli del Big Ben, era stato riconfermato per un altro mandato per poi annunciare nel 2015 la candidatura alle elezioni, venendo eletto deputato e poi ministro senza portafoglio del secondo governo Cameron. Ora l’incarico più prestigioso della sua carriera, quello che dovrà permettere al Regno Unito un’uscita dall’Unione Europea di modo che lo stesso Uk possa ottenere dei vantaggi: Johnson riuscirà nell’impresa in cui la May ha fallito? Lo scopriremo solamente nelle prossime settimane, ora inizia il bello e l’ex sindaco di Londra dovrà cercare di mantenere le promesse…