Lo stato di Israele avrebbe “finanziato la creazione del gruppo fondamentalista islamico palestinese Hamas, nel tentativo di indebolire l’Autorità Nazionale Palestinese”. A dirlo è stato il capo della politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, senza fornire ulteriori dettagli sul presunto finanziamento. “Crediamo solo che la soluzione dei due Stati debba essere imposta dall’esterno per portare la pace” ha spiegato ancora il rappresentante Ue, riferendosi alla tragedia di Gaza e alle parole di Netanyahu contro la soluzione dei due Stati, “una soluzione boicottata da 30 anni”.



Intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto sulla questione affermando che “qualora servisse a Gaza, in una fase di transizione, una missione di pace, noi siamo pronti a inviare i nostri militari con l’Onu come portatori di pace”. Lunedì prossimo a Bruxelles è atteso il Consiglio degli Affari Esteri Ue: a questo dovrebbero partecipare anche i ministri degli Esteri di Israele e Palestina.



Borrell: “Hamas creata dal governo israeliano”

Josep Borrell, capo della politica estera dell’Unione Europea, ha affermato: “La brutta notizia è che soprattutto in Israele il governo rifiuta categoricamente – proprio ieri Netanyahu lo ha ripetuto come se anticipasse le mie parole di oggi – di accettare una soluzione che lui stesso boicotta da 30 anni. Quindi cosa fare? Quando e come farlo? Nessuno ha scelta. Nessuno ha la risposta, crediamo solo che la soluzione a due Stati debba essere imposta dall’esterno per portare la pace”. Secondo il responsabile Ue, tutto questo deve accadere “anche se Israele persiste in questo rifiuto e per impedirlo hanno creato Hamas – perché sì, Hamas è stata finanziata dal governo israeliano per cercare di indebolire l’Autorità Palestinese di Al Fatah”.



Le parole sono arrivate nella cerimonia di investitura della laurea honoris causa all’Università di Valladolid. Nel suo discorso, Borrell si è chiesto ancora: “Se non interveniamo con forza, la spirale di odio e violenza continuerà di generazione in generazione, di funerale in funerale, quando sbocceranno i semi dell’odio che si stanno seminando a Gaza oggi. Di fronte a questi conflitti e al ritorno della guerra prosperano, qual è il principio essenziale dell’Unione Europea? Che può fare per essere decisiva? La prima condizione è l’unità. L’Europa unita esiste, se è disunita scompare”.