PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in calo dello 0,04% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+1,12%), Amplifon (+1,49%), Azimut (+1,98%), Banca Mediolanum (+0,24%), Bper (+0,03%), Buzzi (+0,18%), Campari (+0,67%), Cnh Industrial (+1,03%), Diasorin (+3,36%), Exor (+0,63%), Hera (+0,14%), Interpump (+1,23%), Inwit (+0,67%), Italgas (+0,25%), Leonardo (+2,29%), Moncler (+0,48%), Nexi (+0,17%), Pirelli (+0,82%), Poste Italiane (+0,98%), Prysmian (+0,69%), Recordati (+0,92%), Saipem (+0,85%), Stellantis (+1,11%), Stm (+1,56%), Telecom Italia (+1,27%), Tenaris (+0,84%) e Unipol (+1,18%). Generali e Snam, invece, terminano la seduta in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Eni (-0,52%), Ferrari (-1,88%), Fineco (-2,08%), Intesa Sanpaolo (-0,73%), Mediobanca (-0,71%), Terna (-1,01%) e Unicredit (-1,96%). Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,19, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta sopra i 104 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:50

La Borsa italiana sale dello 0,5% e sul listino principale troviamo in rosso solo Campari (-0,2%), Enel (-0,3%), Ferrari (-1,4%), Hera (-0,2%), Italgas (-0,2%), Terna (-0,8%) e Unicredit (-1%). Atlantia e Fineco, invece, si trovano in parità. I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+1%), Azimut (+2,6%), Banca Generali (+0,8%), Banca Mediolanum (+1,2%), Banco Bpm (+0,8%), Bper (+1,4%), Buzzi (+0,7%), Cnh Industrial (+3,1%), Diasorin (+2,2%), Eni (+0,6%), Exor (+1,6%), Generali (+0,7%), Interpump (+1,4%), Leonardo (+2,8%), Pirelli (+1%), Poste Italiane (+1%), Prysmian (+0,6%), Saipem (+2,1%), Stellantis (+2,2%), Stm (+1,6%), Telecom Italia (+1,6%), Tenaris (+3,6%) e Unipol (+1,6%). Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,19, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 104 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:10

La Borsa italiana guadagna lo 0,9% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Inwit (-0,1%), Italgas (-0,1%), Snam (-0,2%) e Terna (-0,4%). I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+2,1%), Amplifon (+0,5%), Azimut (+1,7%), Banca Generali (+0,9%), Banca Mediolanum (+0,7%), Banco Bpm (+0,7%), Bper (+1,2%), Buzzi (+1,4%), Campari (+0,9%), Cnh Industrial (+2,3%), Enel (+0,6%), Eni (+0,9%), Exor (+1,4%), Ferrari (+0,9%), Hera (+0,5%), Interpump (+0,8%), Intesa Sanpaolo (+1%), Leonardo (+2%), Nexi (+0,5%), Pirelli (+1,4%), Saipem (+1,3%), Stellantis (+1,2%), Stm (+2%), Telecom Italia (+1,4%), Tenaris (+3,2%), Unicredit (+0,6%) e Unipol (+0,9%). Il cambio euro/dollaro sale verso quota 1,19, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 107 punti base.



PIAZZA AFFARI INIZIA UN NUOVO MESE

Non mancano alcuni dati macroeconomici rilevanti in diffusione nella giornata di oggi. Alle 8:00 conosceremo le vendite al dettaglio tedesche di giugno. Alle 9:45 sarà diffusa la lettura finale dell’Indice PMI di luglio relativo all’Italia. Analogo dato verrà poi diffuso con riferimento alla Francia (ore 9:50), alla Germania (ore 9:55), all’Europa (ore 10:00), alla Gran Bretagna (ore 10:30) e agli Stati Uniti (ore 15:45). Alle 16:00 toccherà alla lettura finale dell’Indice ISM manifatturiero Usa di luglio. Alle 18:00 conosceremo il numero di autovetture immatricolate in Italia a luglio. In giornata è prevista l’emissione di titoli di stato tedeschi con scadenza fino a 9 mesi. A Piazza Affari sono attese le trimestrali di Ferrari, Generali, Almawave, Reno De Medici e Saras e Technogym. Stacca il dividendo Borgosesia.

Venerdì il Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,6% a 25.363 punti. Sul listino principale si è messa in evidenza Amplifon con un +3,3%. Superiori al mezzo punto percentuale anche i rialzi di Bper (+1,3%), Ferrari (+1,6%), Leonardo (+1,1%), Prysmian (+0,5%), Recordati (+1,4%) e Unicredit (+2,8%). Saipem ha fatto peggio di tutti con un -4,4%. Superiori al punto percentuale anche i ribassi di A2A (-1,4%), Banca Mediolanum (-1,1%), Banco Bpm (-3,7%), Enel (-2,9%), Fineco (-1,4%), Inwit (-1,1%), Nexi (-4,1%), Stellantis (-1%), Stm (-1,5%) e Tenaris (-2,3%). Lo spread tra Btp e Bund è sceso sotto i 106 punti base.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI