PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,73% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-0,5%), Amplifon (-4,33%), Bper (-1,96%), Diasorin (-1,95%), Enel (-0,33%), Eni (-0,14%), Ferragamo (-3,19%), Italgas (-1,34%), Pirelli (-2,09%), Prysmian (-0,12%), Snam (-0,66%), Stm (-1,21%), Telecom Italia (-4,96%) e Unicredit (-1,54%). I rialzi più consistenti sono quelli di Atlantia (+3,08%), Azimut (+7%), Banca Generali (+4,02%), Banca Mediolanum (+5,5%), Banco Bpm (+1,43%), Buzzi (+7,25%), Campari (+1,06%), Cnh Industrial (+3,74%), Exor (+3,53%), Fca (+0,83%), Ferrari (+0,92%), Fineco (+9,17%), Generali (+1,69%), Hera (+0,92%), Intesa Sanpaolo (+0,92%), Leonardo (+6,06%), Mediobanca (+2,73%), Moncler (+0,88%), Poste Italiane (+4,68%), Recordati (+3,44%), Saipem (+1,16%), Tenaris (+5,54%), Terna (+0,94%), Ubi Banca (+2,14%) e Unipol (+5,15%). Il cambio euro/dollaro sale verso quota 1,10, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 161 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 16:10
La Borsa italiana scende dello 0,2% e sul listino principale troviamo in rialzo troviamo in rialzo Atlantia (+0,8%), Azimut (+4,6%), Banca Generali (+2,4%), Banca Mediolanum (+2,6%), Buzzi (+6,7%), Cnh Industrial (+0,5%), Exor (+0,9%), Fineco (+4,8%), Generali (+1%), Hera (+0,1%), Leonardo (+5%), Mediobanca (+0,7%), Poste Italiane (+4,1%), Saipem (+0,4%), Tenaris (+4,5%), Ubi Banca (+1%) e Unipol (+2,7%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-1,5%), Amplifon (-3,1%), Bper (-2,5%), Campari (-2%), Diasorin (-1,5%), Enel (-1,8%), Eni (-1,3%), Fca (-1,4%), Feragamo (-3,9%), Ferrari (-1,1%), Italgas (-4%), Moncler (-1,1%), Nexi (-1,3%), Pirelli (-3,8%), Snam (-3,1%), Stm (-3,8%), Telecom Italia (-5,8%), Terna (-2,3%) e Unicredit (-2,1%). Il cambio euro/dollaro sale verso quota 1,10, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 172 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:40
La Borsa italiana cede lo 0,9% e sul listino principale troviamo in rialzo troviamo in rialzo Amplifon (+0,3%), Azimut (+3,7%), Banca Generali (+2,1%), Banca Mediolanum (+3,5%), Buzzi (+4,6%), Campari (+2%), Cnh Industrial (+0,9%), Exor (+0,6%), Fineco (+1,1%), Leonardo (+3,9%), Mediobanca (+1,5%), Nexi (+1,2%), Poste Italiane (+0,8%), Tenaris (+1,8%), Ubi Banca (+0,5%) e Unipol (+3%). Prysmian e Terna, invece, si trovano in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-1,1%), Bper (-1,1%), Diasorin (-2,3%), Enel (-1,6%), Eni (-1,9%), Fca (-0,7%), Feragamo (-4,3%), Ferrari (-1,9%), Generali (-0,6%), Italgas (-2,1%), Moncler (-1,8%), Recordati (-1,8%), Saipem (-0,9%), Snam (-1,5%), Stm (-2%), Telecom Italia (-1,8%) e Unicredit (-2,7%). Il cambio euro/dollaro sale verso quota 1,095, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 178 punti base.
PIAZZA AFFARI ATTENDE DATI DAGLI USA
Non mancano dati macroeconomici rilevanti in diffusione nella giornata di oggi. Si comincia alle 8:00 con l’indice di fiducia dei consumatori in Germania. Stesso dato, riferito alle imprese manifatturiere francesi, arriverà alle 8:45. Alle 10:00 sarà la volta del bollettino economico della Bce. Alle 10:30 sapremo le vendite al dettaglio di febbraio della Gran Bretagna. Alle 13:30 dagli Usa arriverà il dato finale sul Pil del 2019, insieme al saldo della bilancia commerciale di febbraio e all’andamento delle richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione. In giornata è prevista l’emissione di Btp indicizzati con scadenza 2041. A Piazza Affari si attendono, tra gli altri, i bilanci 2019 di Rcs, Cairo Communication, Bialetti, Il Sole 24 Ore, Confinvest e Restart.
Ieri il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,74% a 17.243 punti. Sul listino principale si è messa in evidenza Leonardo con un +11,3%. Bene anche Azimut (+9,3%), Exor (+7,1%), Campari (+7,4%) e Mediobanca (+7,9%). Superiori ai quattro punti percentuali anche i rialzi di Buzzi (+4,5%), Eni (+4,2%), Moncler (+5,1%) e Stm (+5,7%). Pirelli ha fatto peggio di tutti con un -3,8%. Male anche Atlantia (-3,3%), Banco Bpm (-1,5%), Bper (-1,6%), Diasorin (-2,2%), Fineco (-1,5%), Hera (-1,9%), Prysmian (-1,6%) e Telecom Italia (-2,3%).