PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,23% e sul listino principale troviamo in rosso Banca Generali (-1,32%), Banca Mediolanum (-0,28%), Banco Bpm (-0,88%), Bper (-1,35%), Cnh Industrial (-0,62%), Diasorin (-0,54%), Fineco (-1,29%), Intesa Sanpaolo (-1,62%), Leonardo (-2,16%), Mediobanca (-0,82%), Moncler (-0,18%), Prysmian (-1,91%), Saipem (-0,64%), Stm (-0,63%), Tenaris (-0,5%) e Unicredit (-1,13%). Italgas, invece, termina la seduta in parità. I rialzi più consistenti sono quelli di Amplifon (+2,53%), Atlantia (+0,84%), Enel (+1,45%), Exor (+1,79%), Fca (+1,33%), Hera (+1,6%), Interpump (+2,3%), Inwit (+2,13%), Nexi (+2,66%), Pirelli (+1,7%), Poste Italiane (+1,61%), Recordati (+2,19%), Snam (+1,4%), Terna (+0,92%) e Unipol (+1,73%). Il cambio euro/dollaro supera quota 1,225, mentre lo spread tra Btp e Bund resta a 110 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:50
La Borsa italiana scende dello 0,1% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,8%), Amplifon (+1,4%), Atlantia (+0,8%), Azimut (+0,4%), Buzzi (+0,5%), Enel (+1,4%), Exor (+0,7%), Fca (+1,4%), Ferrari (+0,9%), Generali (+0,3%), Hera (+1,7%), Interpump (+1,2%), Inwit (+1,4%), Moncler (+0,3%), Nexi (+2%), Pirelli (+2,4%), Poste Italiane (+1,6%), Recordati (+1,8%), Snam (+0,9%), Telecom Italia (+0,2%), Terna (+0,7%) e Unipol (+1,2%). I ribassi più ampi sono quelli di Banca Generali (-1,7%), Banca Mediolanum (-0,7%), Banco Bpm (-1,1%), Bper (-1,6%), Cnh Industrial (-1%), Eni (-1,3%), Fineco (-1,9%), Intesa Sanpaolo (-2,4%), Leonardo (-1,8%), Mediobanca (-1,1%), Prysmian (-2,2%), Saipem (-1,4%), Stm (-1%), Tenaris (-1%) e Unicredit (-2%). Il cambio euro/dollaro resta a quota 1,22, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 110 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 11:10
La Borsa italiana guadagna lo 0,7% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Banca Generali (-0,2%), Bper (-0,2%), Cnh Industrial (-0,1%), Fineco (-0,1%), Intesa Sanpaolo (-1,2%), Leonardo (-0,8%) e Unicredit (-0,9%). Pirelli, invece, si trova in parità. I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+1,4%), Amplifon (+2,3%), Enel (+2,4%), Exor (+0,7%), Fca (+1,8%), Ferrari (+0,9%), Generali (+0,6%), Hera (+1,7%), Inwit (+0,7%), Italgas (+0,9%), Nexi (+1,5%), Poste Italiane (+1%), Recordati (+2%), Saipem (+1%), Snam (+1,4%), Tenaris (+0,7%), Terna (+1,2%) e Unipol (+1,8%). Il cambio euro/dollaro sale a quota 1,22, mentre lo spread tra Btp e Bund resta a 112 punti base.
PIAZZA AFFARI ATTENDE LA FED
Non mancano dati macroeconomici rilevanti nella giornata di oggi, che è fondamentalmente di attesa per le decisioni della Federal Reserve, cui seguirà alle 20:30 italiane la conferenza stampa di Jerome Powell. Alle 8:00 conosceremo l’inflazione della Gran Bretagna nel mese di novembre. Alle 10:00 sarà la volta del fatturato e degli ordini all’industria italiana nel mese di ottobre. Alla stessa ora si conosceranno il saldo della bilancia commerciale europea relativo al mese di ottobre e gli indici Pmi dei servizi e manifatturiero di dicembre. Alle 14:30 dagli Usa arriverà il dato sulle vendite al dettaglio di novembre. Alle 15:45 sarà la volta degli indici Pmi dei servizi e manifatturiero Usa di dicembre. Alle 16:00, ancora dagli Stati Uniti, sapremo l’andamento di vendite e scorte dell’industria a ottobre, insieme all’indice del mercato immobiliare NAHB di dicembre, mentre alle 16:30 la variazione settimanale delle scorte di petrolio.
Ieri Piazza Affari ha chiuso in rialzo dello 0,81% a 21.935 punti. Sul listino principale si è messa in luce Stm con un +4,2%. Superiori al punto e mezzo percentuale anche i rialzi di Atlantia (+3%), Cnh Industrial (+3,2%), Fca (+2,2%), Ferrari (+1,5%), Intesa Sanpaolo (+1,8%), Leonardo (+3%), Mediobanca (+3,3%), Moncler (+1,9%) e Unicredit (+2,5%). A2A ha fatto peggio di tutti con un -4,3%. Superiori al mezzo punto percentuale anche i ribassi di Amplifon (-2,3%), Azimut (-0,6%), Campari (-2,3%), Diasorin (-1,8%), Enel (-0,9%), Hera (-1,2%), Inwit (-0,6%), Italgas (-1,5%), Nexi (-0,9%), Pirelli (-2%), Recordati (-3%), Snam (-1,5%) e Terna (-0,6%). Lo spread tra Btp e Bund è sceso a 112 punti base.