PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in calo del 6% e sul listino principale non ci sono titoli in rialzo. Riescono a contenere le perdite sotto il 4,5% solamente Banca Generali (-4,03%), Italgas (-4,49%), Snam (-4,28%), Telecom Italia (-3,97%), Terna (-4,15%) e Unicredit (-4,13%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-6,21%), Amplifon (-6,85%), Azimut (-7%), Banco Bpm (-6,64%), Bper (-5,8%), Buzzi (-6,5%), Campari (-5,5%), Cnh Industrial (-7,65%), Exor (-6,35%), Fca (-6,13%), Ferragamo (-7,11%), Ferrari (-5,32%), Fineco (-6,2%), Generali (-5,4%), Intesa Sanpaolo (-5,75%), Juventus (-11,83%), Leonardo (-6,71%), Mediobanca (-5,99%), Nexi (-8,61%), Pirelli (-6,19%), Poste Italiane (-7,08%), Recordati (-5,27%), Saipem (-7,67%), Stm (-7,07%), Tenaris (-5,06%), Ubi Banca (-6,55%) e Unipol (-6,48%). Fuori dal listino principale Confinvest chiude con un +19,31%, mentre Risanamento cede il 15,75%. Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,085, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 145 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:30

La Borsa italiana cede il 6% e sul listino principale non ci sono titoli in rialzo. Riescono a contenere le perdite sotto il 4,5% solamente Banca Generali (-4%), Italgas (-4,3%), Telecom Italia (-3,8%) e Terna (-4,4%). I ribassi più ampi sono quelli di Amplifon (-7,3%), Azimut (-8,1%), Banco Bpm (-7,2%), Bper (-6,3%), Buzzi (-7,3%), Cnh Industrial (-8,2%), Exor (-7,3%), Fca (-6,4%), Ferragamo (-7,1%), Ferrari (-6,4%), Fineco (-7,4%), Generali (-6%), Intesa Sanpaolo (-6,3%), Juventus (-11,6%), Leonardo (-7%), Mediobanca (-6,6%), Nexi (-7,8%), Pirelli (-6,4%), Poste Italiane (-6,9%), Prysmian (-6,3%), Saipem (-7,6%), Stm (-8,4%), Tenaris (-6%), Ubi Banca (-6%) e Unipol (-7%). Fuori dal listino principale Molmed sale del 3%, mentre Unieuro cede il 14,6%. Il cambio euro/dollaro sale verso quota 1,085, mentre lo spread tra Btp e Bund torna sotto i 144 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:45

La Borsa italiana cede il 4,2% e sul listino principale non ci sono titoli in rialzo. Contengono le perdite sotto il 3% solamente Diasorin (-2,8%), Enel (-2,7%), Hera (-2,9%), Italgas (-2,8%), Recordati (-2,4%), Snam (-2,9%), Telecom Italia (-1,8%) e Terna (-2,8%). I ribassi più ampi sono quelli di Amplifon (-5%), Azimut (-6,9%), Banco Bpm (-6,1%), Banca Generali (-4%), Bper (-5,1%), Buzzi (-6%), Campari (-4,6%), Cnh Industrial (-6,4%), Eni (-4,1%), Fca (-4,3%), Ferragamo (-7,1%), Ferrari (-4,7%), Fineco (-5,1%), Intesa Sanpaolo (-4,9%), Juventus (-7,8%), Leonardo (-4,7%), Mediobanca (-4,5%), Moncler (-5,1%), Nexi (-5,8%), Pirelli (-7%), Poste Italiane (-4,8%), Prysmian (-4,2%), Saipem (-6,6%), Stm (-6,7%), Tenaris (-4,9%), Ubi Banca (-5,3%), Unicredit (-4,2%) e Unipol (-4,9%). Fuori dal listino principale Confinvest sale dell’11%, mentre Enertronica cede l’11,7%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,08, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 146 punti base.



PIAZZA AFFARI CERCA UN RIMBALZO

La settimana comincia scarica di dati macroeconomici rilevanti. Da segnalare alle 10:00 la diffusione dell’Indice Ifo relativo all’economia tedesca per il mese di febbraio. Certamente dopo gli ultimi dati sulla situazione della Germania sarà un indicatore di cui tenere conto. A Piazza Affari è invece atteso il bilancio 2019 di Banca Intermobiliare. Venerdì il Ftse Mib ha chiuso in calo dell’1,22% a 24.773 punti. Sul listino principale si è messa in luce Telecom Italia con un +3,8%. Bene anche Nexi (+1,4%). Azimut ha fatto peggio di tutti con un -5,8%. Male anche Tenaris (-4,4%), Fineco (-3,3%), Prysmian (-3,9%), Juventus (-3,1%) e Unicredit (-3,9%). Superiori ai due punti percentuali anche i ribassi di Banco Bpm (-2,9%), Bper (-2,9%), Buzzi (-2,6%), Ferragamo (-2,5%), Ferrari (-2,6%), Moncler (-2,9%), Saipem (-2%) e Unipol (-2,3%). Lo spread tra Btp e Bund è sceso sotto i 134 punti base.