PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in calo dello 0,14% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+2,9%), Banco Bpm (+0,62%), Diasorin (+1,49%), Exor (+1,03%), Fca (+1,5%), Ferragamo (+9,85%), Ferrari (+1,19%), Hera (+0,31%), Italgas (+0,71%), Juventus (+2,75%), Leonardo (+1,86%), Moncler (+0,53%), Pirelli (+2,88%), Recordati (+2,38%), Stm (+3,31%), Tenaris (+0,75%) e Terna (+0,04%). Azimut, invece, termina la seduta in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Amplifon (-1,1%), Atlantia (-1,93%), Bper (-1,75%), Cnh Industrial (-1,65%), Fineco (-1,16%), Intesa Sanpaolo (-0,86%), Mediobanca (-2,82%), Poste Italiane (-0,63%), Saipem (-1,05%), Snam (-0,9%), Telecom Italia (-1,73%), Ubi Banca (-2,83%). Unicredit (-0,67%), Unipol (-1,95%) e UnipolSai (-1,13%). Fuori dal listino principale Seri Industrial chiude con un +21,79%, mentre Aeffe cede il 9,72%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,12, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 285 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:35

La Borsa italiana cede l’1,5% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente A2A (+2,1%), Diasorin (+1,2%), Ferragamo (+6,6%), Italgas (+1,5%), Juventus (+1,4%) e Recordati (+0,6%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-2,3%), Azimut (-1,7%), Bper (-2,2%), Cnh Industrial (-2,5%), Fca (-1,8%), Ferrari (-1,9%), Fineco (-2,1%), Generali (-1,7%), Intesa Sanpaolo (-2,3%), Mediobanca (-3,1%), Poste Italiane (-2,4%), Prysmian (-2,3%), Saipem (-2,1%), Ubi Banca (-3,7%). Unicredit (-2,1%), Unipol (-3%) e UnipolSai (-1,9%). Fuori dal listino principale Seri Industrial sale del 21,2%, mentre Aeffe cede il 9,9%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,12, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 289 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:30

La Borsa italiana cede lo 0,6% e sul listino principale troviamo in rialzo solo Campari (+0,8%), Diasorin (+0,9%), Enel (+0,2%), Ferragamo (+9,4%), Hera (+0,2%), Italgas (+1%), Juventus (+1,3%), Recordati (+0,2%) e Stm (+1%). Terna, invece, si trova in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Amplifon (-0,7%), Azimut (-1,1%), Banco Bpm (-0,9%), Bper (-1,9%), Cnh Industrial (-1,4%), Eni (-0,8%), Exor (-0,7%), Generali (-1%), Intesa Sanpaolo (-1,6%), Mediobanca (-1,4%), Moncler (-0,7%), Pirelli (-1,6%), Poste Italiane (-0,7%), Prysmian (-2,1%), Saipem (-1,6%), Telecom Italia (-0,6%), Ubi Banca (-1,7%) e Unicredit (-1,6%). Fuori dal listino principale Gimatt sale del 9%, mentre Exprivia cede il 5,9%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,12, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 285 punti base.



PIAZZA AFFARI GUARDA AI 21.000 PUNTI

Non mancano nemmeno oggi dati macroeconomici interessanti. A cominciare dal Pil della Germania nel primo trimestre dell’anno, che sarà diffuso alle 8:00. Alle 11:00 avremo invece quello relativo all’Europa. Alle 8:45 conosceremo l’inflazione in Francia ad aprile, mentre alle 10:00 toccherà a ordini e fatturato dell’industria italiana nel mese di marzo. Alle 10:30 verrà aggiornato, da parte della Banca d’Italia, il dato sul debito pubblico. Alle 14:30 sarà la volta delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti ad aprile, mentre alle 15:15 toccherà ala produzione industriale, sempre riferita ad aprile. Infine, alle 16:30 conosceremo il dato sulle scorte settimanali di petrolio. In giornata è prevista l’emissione di Bund a 30 anni. A Piazza Affari prosegue il periodo di trimestrali. Tra le altre conosceremo quelle di A2A, Generali, Acea, Hera, Enav, Inwit, Salini Impregilo, Fila, Mondadori, Fila e Class Editori. Previste anche le assemblee degli azionisti di Pirelli e Sias.

Ieri il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,45% a 20.892 punti. Sul listino principale si sono messe in evidenza Prysmian (+7,2%) e Stm (+6,7%). Superiori ai due punti percentuali anche i rialzi di Amplifon (+4,2%), Atlantia (+2,3%), Azimut (+4%), Buzzi (+2,1%), Diasorin (+2,9%), Ferragamo (+2,6%), Ferrari (+3,3%), Fineco (+2%), Juventus (+2,3%), Poste Italiane (+3,1%), Saipem (+3,1%), Tenaris (+2,7%), Unipol (+4,5%) e UnipolSai (+2,4%). Tra i pochi titoli in rosso, Unicredit ha fatto peggio di tutti con un -1,7%. Lo spread tra Btp e Bund ha superato i 281 punti base.