PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo dell’1,5% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Enel (+0,84%), Hera (+0,72%), Italgas (+0,51%), Nexi (+1,87%), Snam (+0,56%) e Terna (+1,37%). I ribassi più ampi sono quelli di Amplifon (-4,04%), Atlantia (-2,17%), Azimut (-3,18%), Banca Generali (-2,37%), Banco Bpm (-6,28%), Bper (-5,39%), Buzzi (-5,77%), Exor (-2,34%), Fca (-3,68%), Ferragamo (-3,67%), Fineco (-3,83%), Generali (-1,72%), Intesa Sanpaolo (-2,82%), Juventus (-5,22%), Leonardo (-3,1%), Mediobanca (-3,52%), Moncler (-2,24%), Pirelli (-3,6%), Poste Italiane (-3,66%), Prysmian (-4,77%), Saipem (-3,13%), Telecom Italia (-2,74%), Ubi Banca (-5,43%) e Unicredit (-4,4%). Il cambio euro/dollaro raggiunge quota 1,115, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 178 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 16:15
La Borsa italiana scende del 2,7% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Hera (+0,1%). Limitano le perdite sotto il punto percentuale solamente Italgas (-0,8%), Recordati (-0,9%) e Snam (-0,8%). I ribassi più ampi sono quelli di Amplifon (-4,2%), Atlantia (-2,9%), Azimut (-4,4%), Banca Generali (-3,4%), Banco Bpm (-8%), Bper (-7,1%), Buzzi (-6,5%), Cnh Industrial (-3,5%), Exor (-3,5%), Fca (-4,4%), Ferragamo (-4,8%), Fineco (-5,3%), Generali (-2,6%), Intesa Sanpaolo (-3,1%), Juventus (-5,8%), Leonardo (-4%), Mediobanca (-4,8%), Moncler (-2,9%), Pirelli (-4%), Poste Italiane (-4,5%), Prysmian (-7,8%), Saipem (-4,1%), Telecom Italia (-3,8%), Ubi Banca (-6,3%) e Unicredit (-6,2%). Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,11, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 184 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:55
Dopo un avvio in rialzo, la Borsa italiana cede l’1,9% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Recordati (+0,1%) e Terna (+0,3%). Limitano le perdite sotto il punto percentuale solamente Campari (-0,5%), Diasorin (-0,9%), Enel (-0,7%), Eni (-0,2%), Ferrari (-0,9%), Hera (-0,7%), Italgas (-0,6%), Snam (-0,4%) e Tenaris (-0,8%). I ribassi più ampi sono quelli di Amplifon (-2,9%), Atlantia (-2,2%), Azimut (-3,5%), Banco Bpm (-6,6%), Bper (-4,8%), Buzzi (-3,7%), Cnh Industrial (-2,5%), Exor (-2,1%), Fca (-2,9%), Ferragamo (-3,1%), Fineco (-2,7%), Intesa Sanpaolo (-2,8%), Juventus (-3,4%), Leonardo (-2,8%), Mediobanca (-2,9%), Pirelli (-2,7%), Poste Italiane (-4,1%), Prysmian (-4,6%), Saipem (-3,1%), Telecom Italia (-3,1%), Ubi Banca (-5%), Unicredit (-4,5%) e Unipol (-3,3%). Fuori dal listino principale Relatech sale del 5,5%, mentre Trawell cede il 7,1%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,08, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 176 punti base.
PIAZZA AFFARI INIZIA UN NUOVO MESE
La prima settimana di marzo si apre con dati macroeconomici rilevanti in diffusione. Ancora una volta saranno però le notizie relative al coronavirus a monopolizzare l’attenzione. Alle 8:00 sapremo il saldo della bilancia commerciale tedesca relativo a gennaio. Alle 9:45 avremo la lettura finale dell’Indice PMI manifatturiero italiano di febbraio. Lo stesso dato sarà poi diffuso con riferimento alla Francia (ore 9:50), alla Germania (ore 9:55), all’Europa (ore 10:00) e alla Gran Bretagna (ore 10:30). Alle 11:00 l’Istat comunicherà i dati sul Pil e l’indebitamento delle amministrazioni pubbliche in Italia nel 2019. Alle 16:00 dagli Stati Uniti arriveranno l’Indice ISM non manifatturiero di febbraio e l’andamento della spesa in costruzioni di gennaio. Alle 18:00 toccherà alle immatricolazioni di automobili in Italia a febbraio. In giornata è prevista l’emissione di titoli di stato tedeschi a sei mesi. A Piazza Affari attesi i bilanci 2019 di Pirelli e Saras.
Venerdì il Ftse Mib ha chiuso in calo del 3,58% a 21.984 punti. Sul listino principale in verde solo Amplifon (+2,5%), Juventus (+0,2%) e Prysmian (+0,4%). Hera ha fatto peggio di tutti con un -5,7%. Male anche Snam, Eni e Telecom Italia, tutte con un -5,1%. Superiori ai quattro punti percentuali anche i ribassi di A2A (-4,9%), Atlantia (-4,8%), Banco Bpm (-4%), Bper (-4,7%), Enel (-4,3%), Italgas (-4,6%), Leonardo (-4,3%), Mediobanca (-4,2%), Poste Italiane (-4,7%) e Terna (-4,9%). Lo spread tra Btp e Bund è salito a 175 punti base.