PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in calo dello 0,89% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+1,2%), Amplifon (+1,85%), Campari (+0,79%), Diasorin (+2,2%), Hera (+1,05%), Italgas (+1,33%), Nexi (+2,13%), Pirelli (+1,24%), Prysmian (+0,6%), Recordati (+0,05%), Snam (+1,74%), Stm (+1,3%), Tenaris (+0,78%) e Terna (+4,21%). Banca Generali, invece, termina la seduta in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-1,17%), Banco Bpm (-3,63%), Bper (-4,16%), Buzzi (-0,74%), Cnh Industrial (-2,37%), Eni (-2,62%), Exor (-1,28%), Fca (-2,07%), Ferragamo (-0,64%), Ferrari (-1,71%), Generali (-0,76%), Intesa Sanpaolo (-2,93%), Leonardo (-1,79%), Mediobanca (-2,46%), Moncler (-1,72%), Poste Italiane (-1,6%), Saipem (-3,81%), Telecom Italia (-2,71%), Ubi Banca (-2,55%) e Unicredit (-3,07%). Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,08, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 239 punti base.



PIAZZA AFFARI PROVA A TENERE I 17.000 PUNTI

La settimana si chiude con non pochi dati macroeconomici rilevanti in agenda. Alle 8:00 l’Acea pubblicherà i dati sulle immatricolazioni di veicoli commerciali in Europa a marzo. Alle 9:00 sapremo l’indice dei prezzi alla produzione spagnolo relativo al mese di marzo. Alle 10:00 dalla Germania arriverà l’indice Ifo di aprile. Alla stessa ora l’Istat renderà noti gli indici di fiducia di imprese e consumatori ad aprile. Alle 14:30 dagli Usa arriverà il dato sugli ordini di beni durevoli relativo a marzo. Alle 16:00 sarà infine la volta dell’Indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan. In giornata previste le assemblee degli azionisti di Amplifon, Banca Generarli, Cir e Creval.



Ieri il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,47% a 17.011 punti. Sul listino principale si è messa in luce Atlantia con un +8%. Bene anche Mediobanca (+6,4%). Superiori ai tre punti percentuali anche i rialzi di Bper (+3,4%), Cnh Industrial (+5,9%), Fca (+3,5%), Fineco (+5,5%), Intesa Sanpaolo (+3,4%), Leonardo (+4,7%), Stm (+4,7%), Telecom Italia (+3,4%), Tenaris (+4%) e Unipol (+3,7%). Diasorin ha fatto peggio di tutti con un -3,6%. Male anche A2A (-1%), Amplifon (-2,2%), Enel (-1%), Italgas (-2,5%), Moncler (-1%) e Snam (-1,4%). Lo spread tra Btp e Bund è sceso a 247 punti base.

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