PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,84% e sul listino principale troviamo in rosso solo Atlantia (-0,39%), Banco Bpm (-0,05%), Fca (-0,18%), Ferragamo (-0,44%), Fineco (-1,07%), Mediobanca (-0,67%), Pirelli (-0,08%) e Saipem (-0,09%). Azimut, Banca Generali e Nexi, invece, terminano la seduta in parità. I rialzi più consistenti sono quelli di A2A (+2,47%), Amplifon (+1,84%), Bper (+0,79%), Buzzi (+3,44%), Campari (+2,67%), Cnh Industrial (+0,71%), Diasorin (+2,81%), Enel (+1,5%), Exor (+1,29%), Ferrari (+1,85%), Hera (+1,37%), Intesa Sanpaolo (+0,6%), Italgas (+1,55%), Juventus (+1,27%), Leonardo (+1,05%), Poste Italiane (+2,39%), Prysmian (+2,9%), Recordati (+1,2%), Snam (+1,83%), Stm (+1,58%), Tenaris (+0,88%) e Terna (+1,64%). Fuori dal listino principale Titanmet chiude con un +19,05%, mentre Sogefi cede il 6,87%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,10, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 159 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:25

La Borsa italiana sale dello 0,9% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Atlantia (-1%), Ferragamo (-0,4%), Fineco (-0,5%), Mediobanca (-0,6%), Nexi (-0,6%) e Pirelli (-0,9%). I rialzi più consistenti sono quelli di A2A (+1,4%), Amplifon (+2,4%), Buzzi (+3%), Campari (+1,8%), Cnh Industrial (+1,9%), Diasorin (+2,2%), Enel (+1,1%), Exor (+1,1%), Ferrari (+2,3%), Hera (+1,1%), Intesa Sanpaolo (+0,9%), Italgas (+1,5%), Juventus (+0,9%), Leonardo (+1%), Poste Italiane (+1,9%), Prysmian (+2,4%), Recordati (+1,3%), Snam (+1,2%), Stm (+1,2%), Telecom Italia (+0,6%), Tenaris (+0,7%), Terna (+1,4%), Ubi Banca (+1,6%) e Unicredit (+1%). Fuori dal listino principale Abitare In sale del 9,2%, mentre Innovatec cede il 7,2%. Il cambio euro/dollaro scende a quota 1,10, mentre lo spread tra Btp e Bund si avvicina ai 160 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 9:55

La Borsa italiana guadagna lo 0,6% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Azimut (-0,1%), Mediobanca (-0,1%) e Nexi (-0,2%). I rialzi più consistenti sono quelli di Amplifon (+0,6%), Banco Bpm (+1,1%), Bper (+0,6%), Buzzi (+2,1%), Campari (+0,8%), Cnh Industrial (+0,9%), Diasorin (+1,3%), Exor (+1,1%), Ferrari (+1%), Fineco (+0,9%), Italgas (+0,9%), Leonardo (+0,7%), Poste Italiane (+1,2%), Stm (+0,8%), Telecom Italia (+0,7%), Tenaris (+0,9%), Ubi Banca (+1,8%), Unicredit (+1%) e Unipol (+0,8%). Fuori dal listino principale Banca Profilo sale del 6,7%, mentre Alfio Bardolla cede il 5,8%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,115, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 159 punti base.



PIAZZA AFFARI VERSO I 24.000 PUNTI

La giornata odierna offre diversi dati macroeconomici rilevanti. Alle 10:00 sapremo l’inflazione in Italia a dicembre e anche il saldo della bilancia commerciale di novembre. Alle 10:30 sarà la volta delle vendite al dettaglio in Gran Bretagna. Alle 11:00 toccherà all’indice dei prezzi a livello europeo relativo a dicembre. Alle 14:30 dagli Usa arriverà il dato sui nuovi cantieri residenziali e le licenze edilizie di dicembre, mentre alle 15:15 si saprà la produzione industriale di dicembre. Alle 16:00 sarà la volta dell’indice di fiducia delle famiglie elaborato dall’Università del Michigan relativo a gennaio.  A mercati chiusi dovrebbe arrivare anche un aggiornamento del rating sul debito del Portogallo da parte di Moody’s e di quello tedesco da parte di Fitch. In giornata sarà diffuso anche il bollettino economico della Banca d’Italia. A Piazza Affari giornata di scadenze per opzioni su azioni e indici con termine gennaio.

Ieri il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,74% a 23.940 punti. Sul listino principale si è messa in luce Ubi Banca con un +3,9%. Bene anche Banco Bpm (+2,2%) ed Enel (+2,6%). Superiori al punto percentuale anche i rialzi di A2A (+1%), Atlantia (+1,2%), Campari (+1,9%), Cnh Industrial (+1,8%), Fineco (+1,7%), Hera (+1,4%), Mediobanca (+1%), Nexi (+1,5%), Snam (+1,1%) e Unipol (+1,2%). Diasorin ha fatto peggio di tutti con un -2,8%. Male anche Amplifon (-2%), Juventus (-1,5%), Azimut (-1,2%), Banca Generali (-1%) e Prysmian (-1,2%). Lo spread tra Btp e Bund è salito a 165 punti base.