Un ferragosto, quello odierno, che si caratterizza per il precedente epilogo settimanale positivo che ha coinvolto le principali asset class. Dopo la lateralità di luglio, nell’arco delle ultime quattro ottave i mercati azionari internazionali (rif. MSCI World Usd) hanno registrato un incremento prossimo alla doppia cifra; mentre, seppure di ovvio ammontare diverso, anche la componente governativa obbligazionaria (rif. JPM GBI Gl. Usd) ha visto un rialzo di poco inferiore ai quattro punti percentuali rispetto ai minimi di anno. Da notare, invece, l’andamento delle principali materie prime rappresentate dal consueto CRB Index: quest’ultimo, beneficiando dell’andamento positivo dell’ultima settimana, sembra voler uscire dal trading range che ha contraddistinto i recenti corsi weekly, ma per decretare queste nuova potenziale direzione ci vorranno alcune giornate di conferma. 



Soffermando l’attenzione all’equity, il benchmark MSCI World Usd vede una propria forza relativa (rappresentata dall’indicatore RSI calcolato a 14 osservazioni settimanali), in deciso aumento: da area 30 punti (metà luglio) oggi evidenzia valori in corrispondenza di quota 50. 

A contraddistinguere la positività di questo leading indicator, inoltre, giunge la dinamica grafica dello stesso rialzo: un trend rialzista molto marcato che, salvo sorprese nel brevissimo periodo, vede ancora un ulteriore allungo nel corso delle prossime giornate. Nonostante questa ritrovata e auspicata nota positiva, a poter rallentare questo scenario potrebbe subentrare una fisiologica fase di ridimensionamento dei prezzi che, al momento, viene individuata non oltre il target ribassista a 2.731,58 punti. Molto favorevole, invece, assistere a quotazioni superiori a soglia 2.825,07: se ciò dovesse avvenire su base weekly, la soglia psicologica dei 3.000 punti potrebbe non essere un miraggio con il conseguimento entro la fine del mese in corso.  



Alla positività dell’azionario vengono contrapposti i dubbi sull’immediato presente dell’asset obbligazionaria. Il JPM GBI Gl. Usd appare in difficoltà nel poter riprendere forza come accaduto a metà giugno e, oggi, nonostante il rimbalzo delle quotazioni, il livello finora raggiunto stenta ad allontanarsi rispetto alla soglia dei 500 punti. Nei prossimi giorni, la violazione di quest’ultimo importante supporto potrebbe avvenire attraverso un significativo ritracciamento (probabilmente su base daily). Se ciò dovesse accadere, il naturale target viene circoscritto a quota 495,65 punti. Viceversa, un possibile ritorno all’ottimismo, potremmo riscontrarlo qualora gli scambi si riportassero ben oltre i 507,14 punti: il conseguente obiettivo sarebbe coerente con il primo target rialzista mensile.



A brillare nuovamente, le materie prime (rif. CRB Index) hanno vissuto un’ultima ottava all’insegna della positività. Il rialzo dell’intero comparto energy ha influito sul principale benchmark che, agli attuali livelli di prezzo, potrebbe beneficiare di un ulteriore allungo fino a oltrepassare i 300 punti. 

Successivamente a questa prima tappa potremmo osservare una flessione che, salvo significativi rialzi provenienti dalla sopracitata componente energy, riporterebbe il benchmark delle commodities in prossimità di area 287,76 punti. Nel brevissimo termine, invece, qualora i prezzi dovessero subito registrare un ribasso inferiore a quota 291,14, è plausibile ipotizzare una successiva prosecuzione fino al target 286,53 punti. 

Confermata la nostra view positiva su gold e silver: a entrambi, inoltre, viene affiancato il palladio che, anche se non appartenente al consueto basket da noi impiegato, potrebbe beneficiare di un interessante allungo (attualmente in area 2.288) in ottica over weekly. Sul contrapposto insieme delle materie prime, il sottostante energy che privilegiamo è il gas naturale: nuovi massimi di anno potrebbero caratterizzare le prossime giornate.

Ancora neutralità sulle currencies che, in attesa di nuovi elementi (probabilmente in arrivo a settembre), non offrono sufficienti elementi al fine di poter delineare una profittevole strategia di brevissimo periodo.

Rimaniamo vigili sul versante obbligazionario e fiduciosi su quello azionario, mentre attendiamo sviluppi dalle materie prime. Oggi sarà un ferragosto attendista. ma, da domani, i listini internazionali potranno dar seguito ai loro destini: i mercati finanziari non prevedono vacanze. 

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