Il segno negativo ha caratterizzato la scorsa settimana finanziaria. Entrambe le principali asset class (equity e bond) vedono i loro rispettivi benchmark violare i minimi fatti registrare nel corso della prima ottava mensile. A seguito di tale dinamica appare evidente come sia necessario un segnale di forza durante le prossime giornate: qualora il livello dei prezzi non dovesse ritornare in prossimità delle resistenze di brevissimo periodo, potremmo assistere a una fase di complessivo indebolimento con nuovi potenziali ritracciamenti su base monthly.
Quanto indicato in precedenza ha trovato subito riscontro sull’indice JPM GBI Gl. Usd. L’obiettivo mensile a 579,25 (rif. scenario negativo) è stato raggiunto nel corso della prima giornata di scambi: il sottostante – dopo aver raggiunto quota 578,57 punti – ha ripreso una propria direzionalità positiva fino ad arrestarsi a 581,41. L’epilogo settimanale (580,28), poco sopra il supporto da noi individuato (580,22), non ci consente – al momento – di poter esprimere un giudizio favorevole anche a causa delle attuali impostazioni algoritmiche in territorio neutrale/negativo. Solo il ritorno oltre area 582,65 agevolerà un setup rialzista sui principali indicatori mentre, se violata soglia 578,51 punti, si potrebbe assistere a un nuovo ripiegamento con target a 575,80.
Focalizzando l’attenzione sulla quota governativa, si osserva come il decennale Usa abbia lambito (massimo weekly a 139,656) la parte superiore del canale laterale (139,701) che permane da alcune settimane: rinnoviamo l’interesse nel monitorare con attenzione l’eventuale superamento o, nel caso opposto, l’approssimarsi al proprio supporto.
Sul versante azionario, l’indice MSCI World Usd, dopo aver violato la soglia psicologica dei 2.000 punti ha terminato al di sopra di quest’ultima. Dal punto di vista grafico appare fondamentale la tenuta del supporto statico posto a 1.929,78 punti che, qualora venisse nuovamente raggiunto, potrebbe subire un cedimento con implicazioni ribassiste fino al primo obiettivo in area 1.884,94. In chiave rialzista si intravedono buone opportunità qualora il livello dei prezzi si riportasse oltre soglia 2.040,25 punti: un primo upside coinciderebbe con la resistenza a 2.078,66. Viene confermato l’interesse sul comparto equity Asia (emerging markets) che, nonostante l’attuale fase di trading range, potrebbe beneficiare di un potenziale rialzo di breve termine.
Significativa la dinamica dell’indice Vix con un primo ripiegamento a 26 e successivo ritorno in prossimità dei 40 punti. La chiusura a 31,89 pone le basi per un possibile ed ulteriore indebolimento fino alla soglia (24,37) ipotizzata nel precedente intervento con medesime conclusioni in ottica di brevissimo periodo.
Il benchmark delle commodities (rif. CRB Index), beneficiando della spinta rialzista del petrolio, archivia la terza settimana consecutiva con un saldo positivo. Nel brevissimo periodo non è da escludere un fisiologico arretramento dell'”oro nero” con primo obiettivo a 25,86 rispetto ai quasi 30 dollari attuali. Tale potenziale scenario è visto come propedeutico per un allungo in direzione di 36,35 con un orizzonte temprale di breve termine. Ennesima conferma short sui prezzi del lingotto che – in caso di violazione di area 1.701,23 – potrebbe registrare nuovi minimi mensili.
Ottima performance quella registrata sull’argento che, grazie all’upside oltre quota 17, vede concretizzarsi una rivalutazione a doppia cifra rispetto al price entry (15,57): per coloro che detenessero la posizione è auspicabile una liquidazione agli attuali corsi.
Sul forex è rilevante il rapporto GBP/USD: la rottura di area 1,22033 ha comportato un serio deterioramento dell’intero palinsesto grafico e algoritmico e l’attuale impostazione vede 1,1957 come primo obiettivo ribassista. Solo con un cross al di sopra di 1,2257 si potrà valutare l’implementazione di una strategia long.
Per l’ottava in corso rimaniamo in attesa delle eventuali conferme sui mercati azionari internazionali poiché, una chiusura settimanale negativa, potrebbe inficiare l’andamento mensile ormai giunto al giro di boa.