Terminato il primo trimestre dell’anno riteniamo opportuno fare un bilancio sui principali mercati finanziari internazionali. Le performance finora conseguite dai listini azionari hanno registrato un andamento positivo e verosimilmente in linea con quanto già accaduto lo scorso anno nel medesimo periodo di osservazione.
A oggi, l’asset class equity, vede il proprio benchmark MSCI World Usd archiviare un saldo trimestrale superiore agli otto punti percentuali beneficiando, di fatto, dell’ancora forte trend positivo del suo principale constituent rappresentato dal mercato statunitense (rif. S&P 500 oltre la doppia cifra a +10,16%). Sempre rimanendo in territorio a stelle e strisce, il coinquilino indice Nasdaq 100 segue a ruota con un +8,49%, ma, la vera nota da rilevare, si può solo trovare nell’area asiatica dove, in grande spolvero, il comparto nipponico Nikkei 225 si distingue per il suo incremento superiore ai venti punti (+20,03%). All’ultimo gradino di questo circoscritto ranking 2024 YTD (year to date) si colloca l’europeo Stoxx 600 con, comunque, un apprezzabile guadagno del 7,02%. Fanalino di coda, invece, il comparto Emerging Market che, seppur in territorio positivo, evidenzia un modesto +1,63%.
A corollario di queste ottime performance c’è, inoltre, un elemento da non sottovalutare: il significativo ridimensionamento della volatilità mensile con un Vix tornato a valori prossimi ad area 13 punti rispetto agli oltre 15 di inizio anno poi surclassati (oltre soglia 18) a febbraio.
Operativamente, consapevoli dell’ennesima ripetizione, l’intero paniere azionario MSCI World Usd sta vivendo uno scenario caratterizzato da un forte ed eccessivo momentum di ipercomprato che, in caso di eventuale “scarico”, vedrebbe un ridimensionamento repentino delle quotazioni coincidente a un arco di tempo molto circoscritto.
Area 3.398,22 identifica l’attuale supporto dinamico che, in caso di violazione, vedrebbe completata la prima fase di un setup ribassista di brevissimo termine attraverso il conseguimento del vicino target mensile a quota 3.359,55 punti. Positivo, invece, il superamento di soglia 3.445,72 punti che, se oltrepassata, favorirebbe nuovi record. Sulle singole piazze finanziarie potrebbe essere giunto il momento per il rilancio della borsa cinese (rif. SSE Composite), ma solo in caso di quotazioni superiori a quota 3.100 punti. Prudenza, invece, sul comparto tecnologico Usa (rif. Nasdaq 100).
Segno meno da inizio anno per la componente obbligazionaria governativa internazionale rappresentata dal Bloomberg Global-Aggregate Total Return Index Value Unhedged Usd. A -2,07% corrisponde la flessione dell’asset class obbligazionaria attraverso una valorizzazione mark to market che, invece, ritrova un saldo di poco inferiore alla parità se comprensivo del rateo in corso.
Purtroppo, il tanto atteso upside sull’intero comparto stenta la propria costruzione poiché viziato, ancora, dalle incognite sul fronte statunitense. Nonostante le “certezze” sul prossimo intervento da parte della Fed, lo stesso governatore Jerome Powell non si è definitivamente esposto sull’effettivo timing rimettendo, quest’ultimo, a una considerazione al termine della scorsa ottava: «L’economia è forte e non c’è bisogno di andare di fretta con i tagli dei tassi» (Ansa). A ben vedere, la dichiarazione di Powell è giunta a commento del dato diffuso sull’inflazione Pce a febbraio (2,5% su base annua) e, prescindendo da quanto affermato, sul future del titolo decennale Usa non si sono registrati grandi movimenti rappresentando, concretamente, un segno di maturità da parte degli operatori che, ormai, danno per scontato un taglio dei tassi di interesse.
A possibile conferma di questa serenità, ci viene in aiuto il monitoraggio del consueto indice MOVE che, giunto a quota 86,38 punti, rivede i livelli del Febbraio 2022 confermando, quindi, i nostri precedenti auspici. Beneficiando di questo stallo in capo alla politica monetaria riteniamo, coerentemente, vantaggioso il posizionamento in chiave strategica sull’intera asset class obbligazionaria con un attuale limite di prezzo non superiore ad area 462,10 punti.
Ottima performance 2024 per le materie prime (rif. CRB index) che, grazie all’andamento nel corso delle ultime tre ottave, hanno riportato il loro saldo oltre la doppia cifra (+10,03%). Osservando il citato benchmark sorge qualche perplessità nel breve termine, poiché l’area di prezzo compresa tra 284,623 e 285,52 punti potrebbe essere “chiusa” da un eventuale ritorno delle quotazioni.
Da sottolineare come, antecedentemente a questa potenziale dinamica, potremmo, comunque, assistere un nuovo massimo (291,148 punti). Nei singoli basket viene rilevata l’eccellente performance dell’oro che, in chiave tattica, viene però accantonato preferendo il suo più vicino sottostante (rif. argento). Sul comparto metalli non preziosi, invece, l’alluminio edil rame sembrano poter essere oggetti a un potenziale incremento di volatilità: prudenza, pertanto, per coloro che detenessero posizioni in portafoglio. Nel contrapposto insieme energy, seppur anticipata, una iniziale strategia long di ampio respiro può essere costruita sul gas naturale. Ancora attesa, invece, sul tradizionale oro nero (rif. petrolio Wti).
In ambito valutario, per il mese in corso, suggeriamo il monitoraggio del principale cross valutario Eur/Usd che, in caso di cedimento di area 1,076 ritroverebbe un primo approdo a quota 1,0618 con plausibili e ulteriori implicazioni negative in direzione dei minimi dello scorso ottobre. Guardando ai restanti rapporti, al momento, privilegiamo l’attesa.
In vista dei sempre più vicini appuntamenti di politica monetaria, aprile potrebbe rappresentare un’ottima finestra per un maggiore e significativo ingresso sull’asset class obbligazionaria che, forte di un’importante quota cedolare in essere, concretizzerebbe sia un’esposizione hedged sul mercato in caso di non eccessiva discesa dei prezzi che una solida base a beneficio di potenziali rialzi delle quotazioni.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.
SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI