Conoscere, in-formare, investire. Sono questi gli obiettivi che ci vogliamo porre in occasione del nuovo anno. Come indicato nel recente intervento, è nostro intento proporre e condividere con tutti voi una metodologia di approccio all’investimento. Nell’odierno appuntamento iniziamo pertanto a introdurre i principi generali mediante i quali saranno affrontati i nostri prossimi approfondimenti.
Come già in essere, le nostre analisi si focalizzeranno su alcuni specifici indici internazionali che sono, e saranno, da noi ritenuti i principali sottostanti attraverso i quali fornire le dovute indicazioni. Le considerazioni riportate – come consuetudine – faranno sempre e solo riferimento a un approccio quantitativo al fine di poter eliminare la componente soggettiva. Dal punto di vista azionario è nostra intenzione mantenere costante il focus su Piazza Affari (rif. Ftse Mib) e, al nostro principale listino, affiancheremo inoltre l’approfondimento di uno o più indici esteri che riteniamo possano essere oggetto di potenziale attenzione operativa.
Sul fronte obbligazionario le nostre analisi prenderanno in considerazione i futures sui principali benchmark (Europa, Usa, Uk e Giappone). Anche per questa asset class le indicazioni si focalizzeranno su un singolo sottostante o in particolari casi su di una pluralità: l’Europa, rappresentata dal Bund Future, sarà per noi il costante punto di riferimento.
Il mercato delle materie prime vedrà nel CRB Index il maggior indice rappresentativo: i suoi constituents (v. oro e petrolio) potranno esser oggetto di possibili approfondimenti qualora presentassero possibili risvolti operativi.
Anche il versante valutario troverà una collocazione nel nostro periodico appuntamento: i rapporti da noi individuati saranno i cosiddetti Major. All’interno di questo paniere verrà selezionato di volta in volta il cross con maggior appeal per l’ottava in corso.
Al fine di poter consapevolizzare maggiormente il lettore, verranno inoltre forniti elementi di risk management e risk budgeting mediante i quali poter “veicolare” le singole scelte di investimento. Il cosiddetto “controllo del rischio” è alla base del nostro approccio poiché riteniamo preferibile argomentare un modesto o mancato guadagno piuttosto che una notevole perdita.
Lo sviluppo di questa nuova release informativa avverrà gradualmente nel corso delle prossime settimane, ma con un chiaro obiettivo: giungere all’inizio del nuovo anno avendovi fornito tutti gli elementi descrittivi e interpretativi per meglio seguire le nostre periodiche argomentazioni.
Nulla togliendo alle analisi, proiezioni o quant’altro, presenti nei numerosi siti internet, blog o forum di discussione finanziaria, crediamo sia fondamentale per il nostro lettore avere un parere oggettivo e indipendente mediante una puntuale e periodica pubblicazione finanziaria. Nel corso di questi mesi – su queste pagine – si è potuto leggere di chiare “prese di posizione” in ambito operativo (v. andamento dello spread e rapporto con la Grecia): non solo ci abbiamo messo la faccia, ma l’abbiamo sostenuto scrivendolo.
Nonostante l’odierno appuntamento si sia focalizzato doverosamente sulle indicazioni relative al suo prossimo sviluppo, vogliamo comunque riportare in questa sede la consueta analisi sugli affari di “casa nostra” all’indomani dell’invariato giudizio dell’agenzia di rating Dbrs e al pieno stato di allerta sul caso Ilva. A Piazza Affari, il domestico Ftse Mib, ha archiviato la sesta ottava consecutiva con un segno positivo finale. Quest’ultimo mostra un’entità modesta (+0,23%) poiché oggetto di fisiologiche prese di profitto avvenute a partire dalla giornata di mercoledì e successivamente protratte fino al termine della settimana. Il nostro precedente target (resistenza a 23.680,22 punti) è stato raggiunto e superato: nonostante la chiusura giornaliera sia stata superiore al medesimo obiettivo, il livello dei corsi ha iniziato a subire l’azione dei venditori.
Nel palinsesto algoritmico si evidenziano i valori del Relative Strenght Index (RSI) in area 70: una “normalizzazione” dopo aver toccato soglie del dicembre 2016. L’attuale impostazione grafica individua un supporto dinamico posto a quota 23.405,37 punti ovvero coincidente alla trend line mediana del Raff Regression Channel impostato in corrispondenza dei minimi di agosto: un suo cedimento comporterebbe un primo raggiungimento di area 23.027,49. Scenario positivo qualora i prezzi si portassero nuovamente oltre i 23.726,51 punti con target a 23.959,61.
Nella speranza che la nostra iniziativa possa apportare un positivo contributo alle vostre scelte di investimento, riteniamo che l’educazione finanziaria debba essere un tema sempre presente e costante: noi stessi crediamo sia fondamentale un approccio senza filtri e quanto più aderente alla realtà dei fatti ovvero ai numeri che i mercati finanziari generano ogni giorno. Siamo da sempre consapevoli che “il mercato” avrà sempre ragione e spetta a noi l’arduo compito di poterlo seguire, approfondirlo, e informare ognuno di voi. Come sempre, tutto il resto, sarà solo cronaca.