Inizia con oggi il consueto appuntamento settimanale attraverso la nuova release del nostro outlook sui mercati finanziari internazionali. Come esposto nel precedente intervento, affiancheremo al consueto commento operativo, il monitoraggio dei singoli sottostanti mediante l’individuazione degli obiettivi di prezzo (al rialzo e al ribasso) che potrebbero essere raggiunti. Avendo riportato le indicazioni su base annuale, ora, utilizzando la medesima formulazione, andremo a indicare le soglie su base mensile per il corrente mese e così facendo per i prossimi nel corso di anno. Questo tipo di approccio consentirà a tutti di voi di poter seguire – concretamente – l’intera evoluzione della dinamica dei prezzi potendo verificare (ex-post) l’esatto posizionamento del mercato in corrispondenza degli specificati target stimati (ex-ante).

Dalla principale panoramica che vede la contrapposizione tra i benchmark azionari e obbligazionari, si può senza alcun dubbio riscontrare come il mercato azionario mondiale (rif. MSCI World USD) abbia un potenziale di crescita di oltre 3 punti percentuali (+3,65%) per il cosiddetto Target 2 mentre di poco inferiore a tale entità (-3,19%) si colloca lo scenario ribassista (Target 1): per tale sostanziale differenza è opportuno valutare attentamente l’eventuale posizionamento qualora avvenisse in unica soluzione. Sul versante obbligazionario – l’indice JPM GBI – appare meglio impostato rispetto al comparto “Paesi emergenti”: il confronto rischio/rendimento atteso si colloca nei Target 2 con valori pressoché simili (+0,81% / -1,13%).

Il mercato azionario statunitense ha registrato nuovi massimi andando oltre i 3.250 punti sul proprio indice S&P 500. Indichiamo la soglia posta a 3.211,82 quale livello di prezzo che in caso di violazione comporterebbe un ulteriore downside sotto quota 3.200 punti. Al rialzo, invece, è possibile auspicare ulteriori nuovi massimi con un ritorno dei corsi sopra area 3.247,91.

L’impostazione grafica dell’indice domestico Ftse Mib evidenzia una potenziale fase di accumulo in prossimità di area 23.500 punti. Qualora i corsi violassero il supporto di quota 23.506,37 si potrebbe assistere a un’accelerazione al ribasso fino al primo target posto in corrispondenza di soglia 23.161,14 punti. Da ritenersi invece molto valido l’eventuale superamento di 23.732,27 con possibile upside in direzione del primo target posto oltre i 24.000 punti.

Sul fronte obbligazionario si può intravvedere la possibilità di poter assistere un possibile upside per il decennale tedesco: il superamento di 171,80 punti agevolerebbe il riavvicinarsi a quota 173 mentre l’eventuale ritorno verso soglia 170,42 comprometterebbe l’intero scenario grafico con possibili ripercussioni ribassiste con target a 167,74 punti. Da segnalare inoltre: un probabile incremento di volatilità sul Gilt e il monitoraggio sul Treasury Usa che appare ben impostato al rialzo (target in direzione di area 130).

Fermento sul mercato della materie prime con particolare focus sull’andamento del prezzo del petrolio. Dal nostro precedente outlook i prezzi hanno prima raggiunto quota 62 per successivamente, nel corso dell’ottava trascorsa, oltrepassare i 64 dollari. Le recenti tensioni tra Usa e Iran alimenteranno l’attuale momento sui corsi dell'”oro nero”: il monitoraggio in chiave rialzista è opportuno.

Medesima attenzione deve essere riposta sui prezzi del lingotto: i nostri precedenti suggerimenti hanno trovato riscontro con il target individuato oltre area 1.500 dollari. Attualmente potremmo assistere ad una fase di alleggerimento con primo obiettivo inferiore a quota 1.521 dollari. Per tutti coloro che volessero posizionarsi al rialzo è preferibile un frazionamento delle operazioni mediante tre acquisti distinti sulle eventuali debolezze. Nel corso dell’ottava in corso, iniziamo a monitorare la dinamica dei prezzi dell’argento: in caso di incremento della volatilità si assisterebbe all’approssimarsi verso quota 18,60.

Il mercato valutario evidenzia un palinsesto algoritmico orientato a un diffuso sell signal sui nostri cross oggetto di analisi. Non essendoci valori consolidati sui principali indicatori, preferiamo attendere prima di poter definire una strategia di ingresso.

Lo scontro tra Usa e Iran ha monopolizzato l’attenzione degli osservatori: nonostante la gravità dell’attuale situazione, i mercati azionari internazionali non hanno accusato perdite di elevata entità. L’ottava che vivremo in questi giorni potrà fornire importanti spunti: suggeriamo un approccio prudenziale in chiave equity focalizzando inoltre l’attenzione sull’evoluzione dei mercati obbligazionari.