Il mai scomparso Covid-19 persiste e la continua crescita dei contagi e dei decessi influenza ancora una volta l’andamento dei mercati finanziari internazionali. I timori sul futuro dell’economia mondiale lasciano perplessi i molti osservatori che, privilegiando la prudenza, non disdegnano le prese di profitto soprattutto su quei settori che hanno caratterizzato l’ascesa dei listini azionari nel corso dell’ultimo anno. Il risultato finale a queste considerazioni lo si può riscontrare nei saldi YTD (year to date): mercato equity (rif. MSCI World Usd) in flessione di oltre un punto percentuale (-1,34%) contrapposto alla componente bond (rif. JPM GBI Gl. Usd) in rialzo del 6,95%.



Estendendo l’analisi al mese che si sta concludendo possiamo osservare un interessante parallelismo sul principale benchmark azionario: l’indice MSCI World Usd – sia con time frame daily che weekly – vede i suoi livelli di prezzo verosimilmente indirizzati in prossimità della loro rispettiva media mobile calcolata a 200 giorni.



L’eventuale violazione di quest’ultima – prima su quella giornaliera e successivamente su base settimanale – comprometterebbe l’intero scenario grafico nel breve termine ma ancor più in ottica di medio periodo.

L’ottava che ci lasciamo alle spalle ha confermato la nostra precedente view e il mancato supporto del primo obiettivo ribassista mensile (2.351,00) ha favorito l’ulteriore discesa in direzione del conseguente target mensile (rif. 2.338,82 punti) con serie implicazioni ribassiste nel brevissimo periodo. Al fine di poter considerare concluso il setup in corso è indispensabile il secondo target monthly a 2.246,48 che, una volta concretizzato sui prezzi, potrebbe rappresentare un primo potenziale ingresso sul mercato per poi sfruttare un possibile pull back.



Sui mercati obbligazionari il sottostante rappresentato dal JPM GBI Gl. Usd ha archiviato la propria sessione settimanale colmando il nostro outlook sull’area di gap up formata in corrispondenza di area 603,32 e 604,69 punti. L’attuale impostazione algoritmica ha beneficiato di questa flessione e presenta valori neutrali rispetto ai precedenti livelli. Da monitorare la tenuta dei 602,80 punti che, se violata, comporterebbe una pericolosa flessione fino al superamento della soglia psicologica dei 600 punti. Positivo il ritorno dei corsi oltre la resistenza dinamica posta a quota 604,98 che, se oltrepassata, riporterebbe il sottostante ai massimi di agosto. Uno sguardo attento viene riconfermato sul decennale Usd che, in mancanza di nuovi record (già nel corso di questa ottava), vedrebbe la sua dinamica algoritmica deteriorare con dirette conseguenze sull’andamento dei prezzi (cedimento dei 139 punti).

Sul mercato delle principali commodities si è potuto assistere alla flessione del future sull’alluminio e al suo take profit corrispondente al nostro primo obiettivo individuato (oltre 1.757). Alle attuali quotazioni non può essere esclusa un’ulteriore fase ribassista che vede il principale target mediante la violazione di 1.700: nonostante l’impostazione dei principali indicatori sia favorevole a questa ipotesi preferiamo rimanere flat in attesa di maggiori elementi. Queste ultime considerazioni (prospettive negative e debolezza algoritmica) vengono associate anche ai prezzi del petrolio (rif. WTI) e pertanto la medesima conclusione operativa.

Sul forex – il rapporto Usd/Jpy – ha premiato il nostro auspicato ribalzo e l’obiettivo a 104,995 è stato ampiamente oltrepassato (massimo weekly a 105,69). Nel corso di questa tornata settimanale, gli interventi di Christine Lagarde (oggi e mercoledì), potrebbero influenzare i vari panieri valutari (soprattutto il principale cross Eur/Usd): rimaniamo in attesa di ascoltare le parole della Governatrice e solo dopo valuteremo l’eventuale operatività.

L’attuale scenario finanziario conferma un obbligato monito sulla via della prudenza: ormai giunti a ridosso delle elezioni presidenziali statunitensi troviamo i listini azionari Usa ancora in prossimità di elevate soglie di prezzo non corrispondenti ai sottostanti multipli aziendali. Inoltre, l’incombere di nuovi contagi con le loro nefaste ripercussioni sulla vita sociale potrebbero ulteriormente inficiare le già deteriorate prospettive economiche che, in caso di eventuali lockdown in nevralgici Paesi del mondo, comporterebbe un danno finanziario irreparabile. L’insieme di questi fattori potrebbe rappresentare il cosiddetto “innesco” per dare inizio a un periodo storico che difficilmente trova riscontro nel passato.

Al momento, sperare che tutto possa cambiare appare irreale, ma un primo elemento di aiuto potrebbe arrivare dalla scienza sul fronte della ricerca al vaccino anti-Covid. In questo noi siamo confidenti, pur consapevoli che “il mercato” non vive di speranza ma di poche certezze quotidiane rappresentate dalla sintesi finale dei propri prezzi. Mai come oggi la prudenza appare il migliore investimento possibile: sostenibile, etico e privo di rischio al pari della sempre e ben auspicata virtù umana.