Lo scoop lo dà “il Fatto Quotidiano”, non nuovo ad anteprime e retroscena sull’intricata vicenda giudiziaria del boss Giuseppe Graviano: l’accusatore di Berlusconi torna nuovamente protagonista con una lettera inviata, pare, alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia praticamente 10 giorni dopo l’insediamento del Governo Draghi lo scorso 13 febbraio 2021.



Non si avrebbero al momento notizie circa il contenuto di quel “pizzino” inviato dal carcere di Terni dove il boss di Brancaccio è rinchiuso, ma basta sapere della lettera che già la polemica politica e giudiziaria si scatena: si teme una sorta di “avvertimento”, nell’ipotesi invece meno grave potrebbe essere una semplice richiesta fatta da un ergastolano ex Cosa Nostra al Guardasigilli, un po’ come avvenne nel 2013 con ancora il boss Graviano protagonista di una lettera inviata all’allora Ministra della Salute Beatrice Lorenzin (Governo Letta).



MISTERO SUL CONTENUTO DELLA LETTERA ALLA CARTABIA

In quel caso, l’attuale parlamentare del Pd rispose in merito alle domande dei giornalisti in questo modo – riporta il Fatto: «non ne ho mai saputo nulla», spiegando poi successivamente che in genere tale tipo di corrispondenza non viene fatta arrivare direttamente sulla scrivania dei Ministri bensì smistata e filtrata dagli uffici competenti. All’epoca, il boss fece poi sapere «Il ministero mi ha risposto che stava portando avanti tutto quello che avevo chiesto. Io avevo quella lettera, ma è scomparsa quando mi hanno trasferito ad Ascoli nel 2014». È mistero però su quanto possa essere successo questa volta con la Ministra Cartabia che probabilmente, sostiene il Fatto Quotidiano, potrebbe rendere pubblico il contenuto di quella lettera nei prossimi giorni. Che sia un avvertimento o una richiesta, un appello (sui diritti dei carcerati e dei pentiti) o un “consiglio”, va ricordato che l’ordinamento penitenziario non prevede controllo della corrispondenza dei detenuti nel momento in cui essi si rivolgono alle autorità dello Stato come il Presidente della Repubblica o, per l’appunto, il Ministro della Giustizia. Lo scoop del Fatto riporta anche delle possibili nuove “accuse” mosse a Berlusconi da Graviano e la “minaccia” di scrivere presto un libro dove raccontare la sua versione dei fatti durante l’epoca delle Stragi di Cosa Nostra.

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