La città è nostra“. Questo il titolo della manifestazione che ha visto la partecipazione a Buccinasco, in provincia di Milano, di 50 associazioni, più di 40 sindaci e decine di cittadini, come “primo concreto segnale messo in atto contro le sconcertanti dichiarazioni del boss della ‘ndrangheta Rocco Papalia“. La reazione della popolazione di Buccinasco arriva in seguito alle parole pronunciate dallo stesso Papalia al programma “Mappe criminali” su TV8. Scarcerato dopo 26 anni di carcere, l’uomo aveva infatti risposto per le rime al sindaco Rino Pruiti, che gli aveva chiesto di scusarsi con i buccinaschesi per i reati commessi: “Cosa ha detto lui? Che io devo chiedere scusa alla cittadinanza. Io ho fatto più di lui perché ho costruito mezza Buccinasco con i mezzi miei di scavo e movimento terra. Lui sulu si ‘mbucca ‘a pila (si fotte i soldi, ndr). Se c’è qualcuno che se ne deve andare deve essere lui. La mafia a Buccinasco non è mai esistita“, aveva detto Papalia.



BUCCINASCO IN PIAZZA CONTRO LA MAFIA

La reazione del Comune dinanzi a queste parole non si è fatta attendere. Il primo cittadino ha infatti chiamato a raccolta istituzioni, associazioni e cittadini che si sono mobilitati per esprimere la propria solidarietà al sindaco. Il corteo ha toccato anche toccato anche la zona in cui vive Papalia, residente in una villetta di via Neasco, per metà confiscata al genero e nella quale vivono i ragazzi di Villa Amantea, associazione di accoglienza minori. Ad inaugurare gli interventi è stato Lorenzo Sanua, referente di Libera Sud-ovest milanese e figlio di Pietro, ammazzato dalla mafia nel 1995. Poi è stata la volta di Marina Puglia dei Descargalab, collettivo (e gruppo musicale) da anni attivo nella rete antimafia, e di Fabio Bottero, sindaco di Trezzano e coordinatore regionale di Avviso pubblico. A prendere la parola anche il sindaco Rino Pruiti, il quale ha ringraziato i presenti ribadendo l’importanza di costituire un fronte compatto nella lotta alla criminalità organizzata. Un discorso che descrive bene la sfida a cui è chiamato il tessuno onesto della città di Buccinasco, da molti ribattezzata la “Platì del Nord” per via della radicata presenza di esponenti, o presunti tali, riconducibili alla ‘ndrina Barbaro-Papalia. A chiudere la manifestazione la presidente della Commissione antimafia regionale Monica Forte e don Massimo Mapelli di Libera Masseria che hanno rimarcato come la ‘ndrangheta abbia piantato radici tossiche nel Sud Milano, ma “eventi come questo sono un segnale forte di partecipazione, per scegliere realmente da che parte stare”.

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