Infuria la polemica per la scarcerazione del boss Pasquale Zagaria, considerato la mente economica del clan dei casalesi. Ovvero, uno dei detenuti che a causa dell’emergenza coronavirus è passato addirittura dal regime del carcere duro, quello del 41 bis, agli arresti domiciliari. Una situazione che ha stupito e scatenato grandissime discussioni politiche, c0n Matteo Salvini che ha accusato senza mezzi termini: “Questo Governo scarcera i mafiosi“. Nonostante le accuse siano state respinte al mittente dal Governo, Zagaria potrà scontare fino al 22 settembre gli arresti domiciliari a Pontevico, ironia della sorte in provincia di Brescia, uno dei focolai più forti del coronavirus. La scarcerazione sarà oggetto di approfondimento da parte del ministero della Giustizia e sarebbe avvenuta per motivi di salute, con Zagaria che soffre già di una patologia considerata grave e per la quale necessita di cure al di fuori del carcere che già erano state richieste dai suoi legali. In più la pandemia ha aggravato la situazione, visto che la patologia di Zagaria aumenterebbe i rischi per la salute in caso di infezione da covid-19.



BOSS ZAGARIA, AVVIATI APPROFONDIMENTI SU SCARCERAZIONE

E’ arrivata anche una nota del DAPDipartimento dell’amministrazione penitenziaria, che ha confermato come il Tribunale di Sorveglianza Sassariè stato costantemente informato delle attività degli uffici dell’Amministrazione Penitenziaria per trovare al detenuto Pasquale Zagaria una collocazione compatibile col suo stato di salute. Tutti i passaggi che si stavano compiendo sono stati oggetto di comunicazione al Tribunale di Sorveglianza, con almeno tre messaggi di posta elettronica, ultimo dei quali risalente allo scorso 23 aprile.” Questo si legge nella nota del DAP, con Pasquale Zagaria che non avrebbe potuto essere trasferito all’ospedale di Sassari, città dove è detenuto, perché trasformato in un centro Covid. Zagaria doveva scontare una pena fino al 2027 che era già stata scontata di 210 giorni, quindi fino al 2025. Le opposizioni hanno inserito il caso del boss dei Casalesi tra quelli più lampanti con boss mafiosi che starebbero approfittando della situazione relativa alla pandemia. Il Ministero della Giustizia era già intervenuto sulle scarcerazioni dei boss Bonura e La Rocca, agli approfondimenti si dovrà ora aggiungere quello su Zagaria.

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