Bove racconta pensieri ed emozioni sul futuro e sullo stare lontano dal campo
Nei giorni scorsi Edoardo Bove è tornato a parlare di quello che è successo sul campo da gioco dello Stadio Artemio Franchi nella partita contro l’Inter in cui ha avuto un malore in campo per cui gli è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo che lo sta tenendo fuori dal campo per via della normativa italiana, in maniera simile al caso di Eriksen che ha dovuto lasciare l’Inter e tornare in Inghilterra. Bove racconta pensieri ed emozioni vissute al momento e nei giorni immediatamente successivi e soprattutto quelle riguardo al futuro, ancora da scrivere secondo il calciatore romano.
Riguardo il futuro Bove ha ammesso di avere paura di scoprire che quello che lui è senza il calcio non gli piaccia e allo stesso modo non piaccia alla sua famiglia e a tutti i suoi affetti. “Io so chi è Edoardo con il calcio, ma senza? Non ho paura di scoprirlo, ma temo che non piaccia a me, alla mia fidanzata e alla mia famiglia”.
Il centrocampista della Fiorentina ha poi spiegato di non aver ancora deciso i prossimi passi della sua carriera ma di una cosa è sicuro, il ritiro non è contemplato, se quindi Bove vorrà continuare la sua carriera dovrà insieme alla Roma trovare una soluzione verso uno dei paesi che permettono di scendere in campo nelle sue condizioni.
Bove racconta pensieri ed emozioni nei momenti successivi al malore
Bove racconta pensieri ed emozioni e ammette ogni tanto di non voler accettare e credere ciò che gli è capitato e che sia successo proprio a lui che ha sempre creduto di essere un supereroe mentre ora è il più vulnerabile di tutti, ammette poi di rimpiangere un po’ la scelta di accettare il defibrillatore sottocutaneo o meglio che avrebbe voluto pensarci di più, “Ho deciso di metterlo ma l’ho sottovalutato. Mi dicevo “che sarà mai” e invece lo senti”. Tornando a parlare di quel momento ha raccontato del viaggio in ambulanza e di come dopo la rianimazione abbia cercato di mordere tutti per lo choc subito.
La prima cosa che ha fatto dopo essersi svegliato è stato rivedere le immagini dell’accaduto nella partita contro l’Inter ma che di quei momenti non ha più ricordo, ha ancora ben impressi nella memoria i momenti precedenti come il gol annullato a Lautaro.
“Sentivo che mi girava un po’ la testa, credevo fosse dovuto all’alimentazione, perché non sentivo dolori al petto o altrove. Mi sono accasciato per far finta di allacciarmi le scarpe, ma lì secondo me ho fatto peggio. Quando mi sono rialzato, sono andato giù. Non ho avuto avvisaglie dal mio cuore, mi sono risvegliato in ospedale senza capire. Mi toccavo le gambe e la testa, pensavo di aver avuto un incidente”.