Boy George, “guai in vista”: la controversia legale con l’ex batterista Jon Moss

Le star di fama internazionale non sono esenti da momenti delicati in riferimento alla vita privata. Spesso e volentieri emergono notizie di volti noti alle prese con controversie non proprio semplici da dirimere. L’ultimo ad aver attirato l’attenzione per una delicata vicenda legale è Boy George; stando a quanto racconta Il Fatto Quotidiano, il cantante sarebbe alle prese con un debito di circa 1,75 milioni di sterline nei confronti di un suo ex collaboratore.



L’ammontare del debito contratto da Boy George dovrebbe essere corrisposto all’ex batterista dei Culture Club, Jon Moss. La star internazionale sembra dunque essere in difficoltà dal punto di vista economico, al punto da aver messo sul mercato la sua casa situata a Londra con un valore di 17 milioni di sterline. Il cantante rischia dunque seriamente di andare in bancarotta; il tribunale – come riporta il sito del quotidiano – gli ha però concesso del tempo supplementare per recuperare il credito al fine di evitare il fallimento.



Boy George e l’espediente per evitare la bancarotta: l’amico Marilyn “stronca” la proposta di un biopic

Al fine di evitare la bancarotta – racconta Il Fatto QuotidianoBoy George avrebbe pensato di sfruttare il suo estro artistico, o meglio, quello di un collega. Nello specifico, la star della musica avrebbe maturato l’idea di realizzare una sorta di documentario dedicato all’amico Marilyn, indimenticato artista che ha avuto pocchi di celebrità soprattutto negli anni ’80. L’obiettivo sarebbe dunque quello di sfruttare gli eventuali introiti per estinguere il debito contratto con Jon Moss.



Stando a quanto riporta il portale, l’idea di Boy George non sarebbe stata accolta in maniera particolarmente positiva dall’amico e collega. Peter Robinson – nome reale di Marilyn – avrebbe rifilato un “due di picche” al cantante per delle incertezze relative al progetto. Nello specifico – riporta il Daily Mail – l’artista ha dichiarato di temere che il progetto non lo valorizzi nel migliore dei modi, aggiungendo anche di sentirsi in qualche modo sfruttato dal collega.