Fondato nel 1906 dall’ex generale inglese Robert Baden-Powell, lo scoutismo, o movimento scout, è forse la più grande associazione mondiale educativa per i giovani, con oltre 40 milioni di iscritti. Conosciuti fino a qualche anno fa come boy scout perché l’accesso era riservato unicamente ai maschi, tale accesso è stato esteso anche alle ragazze. Dopo di che, la devastazione. In America da qualche anno l’accesso è consentito anche a educatori e ragazzi omosessuali e transgender, ma non è questo il problema più grave. Quello che ha portato in questi giorni il movimento americano degli scout a dichiarare bancarotta e dunque il fallimento, sono gli scandali sessuali, circa 300 cause che coinvolgono educatori ed adulti che hanno abusato sessualmente di piccoli scout. Il costo economico di tali cause che si stanno rivelando tutte perdenti per il movimento, è tale che l’associazione americana, fondata nel 1910, ha dovuto dichiarare appunto bancarotta. Ricordiamo, per chiarezza, che i boy scout non sono un movimento confessionale, cioè religioso. Solo in Italia sono sempre stati legati alla Chiesa cattolica, ma Baden Powell non era cattolico e non intese ma fondare una associazione di stampo religioso.



I NUMERI DEGLI ABUSI SESSUALI

L’organizzazione, che conta in America 2,2 milioni di membri tra i 5 e i 21 anni, ha scelto la procedura di salvaguardia per poter continuare la sua attività e creare un fondo di compensazione per le vittime di abusi sessuali, secondo una dichiarazione diffusa oggi. Si tratta del cosiddetto Chapter 11, che permette di riunire tutte le cause in un solo tribunale di un solo stato per ottenere patteggiamenti, lo stesso sistema che usano molte diocesi americane. Il colmo della situazione, che rivela la confusione educativa che si vive in America a ogni livello, è che il movimento boy scout era entrato in crisi già qualche anno fa quando la chiesa dei mormoni, principali finanziatori, avevano smesso di versare soldi dopo che si era deciso l’ingresso di transgender tra gli scout. Da ogni parte si giri la faccenda, è evidente che tutto giri intorno al sesso. Dal 2012 le iscrizioni sono crollate del 13% mentre i numeri dello scandalo sessuale sono impressionanti, rivelando una realtà criminale: più di 12.000 membri dei Boy Scout hanno subito abusi sessuali dal 1944, ha detto l’anno scorso l’avvocato delle vittime Jeff Anderson. Il legale ha anche detto che i file gestiti dai Boy Scout hanno elencato più di 7.800 presunti autori di abusi sessuali.

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