L’esame al Senato del nuovo disegno di legge del Governo di Giorgia Meloni per il rafforzamento e la velocizzazione delle misure preventive e cautelari, già approvato all’unanimità alla Camera, è previsto per la prossima settimana. La morte di Giulia Cecchettin ha lanciato ancora una volta l’allarme sul tema, evidenziando la necessità di prendere provvedimenti più severi nei confronti di coloro che commettono violenza di genere. “Speriamo che il testo diventi in pochi giorni definitivamente legge dello Stato”, ha commentato la Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella come riportato da Libero Quotidiano.



Il ddl prevede il rafforzamento delle misure già previste come l’ammonimento, il braccialetto elettronico che avvisa la vittima dell’avvicinarsi dello stalker, la distanza minima di avvicinamento e la vigilanza dinamica. La novità consiste nel fatto che esse saranno applicabili anche ai “reati spia”, per scongiurare la commissione della violenza come la costrizione o induzione al matrimonio o le lesioni permanenti al viso. Inoltre, verrà introdotto anche l’arresto in flagranza differita, cioè in base ad una documentazione costituita da foto o video.



Braccialetto elettronico anti stalker e arresto in flagranza differita: il ddl contro la violenza di genere

Il Governo insomma non intende starsene con le mani in mano. “La nostra risposta non è solo lo strazio, indicibile, per una catena di morte alla quale ogni volta si aggiunge un orrore in più”, ha assicurato la Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella. Uno degli obiettivi, in tal senso, è anche quello di accelerare le operazioni a difesa delle donne, prevedendo tempi più stringenti nella magistratura e implementando la formazione di coloro che si occupano dei casi e della relazione con le vittime.



Inoltre, ci saranno maggiori aiuti. “Abbiamo aumentato i fondi per i centri anti-violenza, è già pronta una campagna di sensibilizzazione nelle scuole che illustreremo nei prossimi giorni con i ministri della Cultura e dell’Istruzione, stiamo intensificando le iniziative sulla prevenzione, sulla formazione, sull’accoglienza delle vittime. E continueremo a diffondere dovunque e senza sosta, con sempre maggiore intensità, il numero anti violenza, il 1522, perché una richiesta d’aiuto, o anche solo un consiglio di fronte ad una percezione, può salvare la vita. Per dire a tutte le Giulia d’Italia ‘non sei sola’”, ha concluso.