Le persone anziane che soffrono di “brain fog”, anche conosciuta in italiano come “nebbia mentale“, potrebbero avere carenza di vitamina B12. Gli esperti affermano che fino a una persona su 20 sopra i 60 anni e una su 10 sopra i 75 anni potrebbe soffrire di carenza di vitamina B12, con numeri complessivi in aumento a causa dell’aumento del veganismo. La vitamina si trova nella carne, nel pesce, nelle uova e nei latticini, ma è poco contenuta nelle piante. I sintomi comuni di tale carenza includono affaticamento, confusione, visione offuscata e problemi di salute mentale come ansia e depressione.



Il National Institute of Health and Care Excellence (NICE) ha pubblicato nuove linee guida per i medici con l’obiettivo di migliorare il tasso di diagnosi di carenza di vitamina B12 correlata con brain fog: le persone possono essere trattate con integratori orali, iniezioni intramuscolari o cambiamenti nella dieta. Se vi è anche un solo “fattore di rischio”, i medici dovrebbero prescrivere un esame del sangue.



A cosa è dovuta la carenza di vitamina B12

Un fattore di rischio potrebbe essere l’età del paziente – in particolare se ha 65 anni o più – o una storia familiare di carenza di vitamina B12. Anche la dieta vegetale, però, potrebbe provocare la mancanza. Le persone anziane sono particolarmente a rischio perché il corpo diventa meno abile nell’assorbire B12 con l’avanzare dell’età. Se non trattata, la carenza può provocare anemia, gravi problemi alla vista, problemi di mobilità, come disturbi dell’equilibrio e delirio.

Il professor Martin Warren, esperto di vitamina B12, ha dichiarato: “È chiaro che la carenza di vitamina B12 è più comune di quanto la maggior parte dei medici ritenga”. Ma quali sono i potenziali segni di carenza di vitamina B12? Tra questi c’è la cosiddetta “nebbia mentale” o brain fog. Tra i sintomi ci sono anche problemi di vista, problemi di mobilità e problemi di salute mentale. L’età è sicuramente un fattore perché il corpo umano peggiora nell’assorbire B12 mentre invecchia. La carenza si cura cambiando la dieta: tuttavia, se il problema è l’assorbimento, si potrebbe avere bisogno di iniezioni intramuscolari o integratori orali.