Annamaria Brambilla, direttrice del Pronto Soccorso dell’ospedale Sacco di Milano, è stata intervistata quest’oggi in collegamento con il programma di Rai Uno, “Oggi è un altro giorno”. “Milano sta esplodendo – le sue parole senza troppi giri di parole – giusto per darvi due dati, in due settimane abbiamo curato 200 polmoniti, i numeri che di solito vediamo in due mesi. Siamo a Milano e a Milano ci sono tante persone che possono ammalarsi, la situazione è veramente tragica. In meno di due settimane gli ospedali si sono attrezzati e stanno cambiando, qui da noi ad esempio abbiamo aperto sette reparti nuovi in meno di due settimane”. Nei pronto soccorso milanesi la situazione è di emergenza totale: “Ci sono persone sulle brandine nel pronto soccorso – ha proseguito la dottoressa Brambilla – anche perchè il 118 ha bisogno delle barelle per andare a prendere le persone a casa”.
BRAMBILLA, DIRETTRICE PS SACCO: “I NEGAZIONISTI SONO IDIOTI”
L’inviato di Oggi è un altro giorno ha poi riportato un fatto increscioso: “Ci sono persone che ieri si sono intrufolate qui, negazionisti senza mascherine, che hanno fatto dei video che sono diventati anche virali, condivisi da alcuni giornalisti, facendo vedere che c’era poca gente e che non c’era sovraffollamento”. Ha quindi risposto la dottoressa Brambilla che si è poi commossa: “Nel momento in cui è stato girato questo filmato avevamo avuto un momento di tregua col 118 e si chiede di rallentare un po’… la cosa che ci fa più male di tutto questo è che non viene rispettato il nostro lavoro e soprattutto la mancanza di rispetto per le persone che stanno male e che stanno morendo, e ce ne sono tante, Milano deve sapere, scusate. non bisogna dare importanza a questi idioti”. Serena Bortone ha voluto congratularsi con la dottoressa: “Questa cosa mi strazia e la sua commozione le rende onore come medico e come donna”. La Brambilla ha poi risposto: “Grazie, abbiamo bisogno anche di questo. Tante persone che vengono in pronto soccorso hanno bisogno di essere viste e visitate, bisogna venire in pronto soccorso come sempre”.