Niente gravidanze in Brasile. Raphael Camara, segretario della Primary Health Care del Ministero della Salute invita le donne, se possibile, a posticipare le gravidanze a quando la pandemia Covid sarà sotto controllo, in quanto la variante brasiliana lì diffusa si sono dimostrate più aggressive con le donne incinte. A darne notizia la Cnn, secondo cui Camara si è rivolto in particolare alle donne giovani, perché non si sente di rivolgere questa richiesta a chi ha 42-43 anni, ma c’è comunque l’invito esplicito a rinviare le gravidanze «ad un momento migliore». Il Ministero della Salute brasiliano ha fatto sapere anche che il numero dei giovani morti per Covid-19 nello stato di San Paolo è quasi quadruplicato da febbraio a marzo 2021. I decessi di giovani nella fascia di età 20-29 anni sono passati da 52 nel mese di febbraio a 202 in marzo.
Inoltre, il numero dei decessi di ventenni registrati a marzo nello stato di San Paolo, che è quello più ricco e avanzato del Brasile, supera quello che è stato registrato complessivamente nei cinque mesi precedenti: 186.
DONNE INCINTE TRA CATEGORIE DA VACCINARE PRIMA
Raphael Camara ha giustificato tale richiesta spiegando che «la gravidanza per definizione è un evento trombotico» e che il Covid-19 favorisce il verificarsi della trombosi. «Sappiamo che all’epoca della Zika nel giro di uno-due anni c’è stata una diminuzione delle gravidanze in Brasile, poi sono aumentate. Questo è normale. Ovviamente non possiamo dirlo a donne che hanno 42-43 anni, ma ad una giovane donna, che può scegliere il momento in cui avere una gravidanza, ora è più indicato dire che è meglio aspettare un po’ fino a quando la situazione non migliorerà». Tra l’altro, le donne incinte potrebbero essere incluse nel gruppo prioritario per la vaccinazione a causa della pericolosità della variante brasiliana. Si sta, infatti, valutando la possibilità di includere tutte le donne incinte nella campagna di vaccinazione contro il nuovo coronavirus. Camara ha spiegato che ci sono delle valutazioni in corso in quanto il ministero della Salute ha ricevuto report sulla variante di Manaus (P.1) da cui si evince che potrebbe influenzare negativamente la salute delle donne incinte.