Il blitz davanti alla fabbrica Leonardo di Brescia è diventata un caso, perché alcune manifestanti hanno denunciato di essere state costrette dai poliziotti a spogliarsi, mentre ai maschi. Era durata due ore la manifestazione non violenta, poi i 23 attivisti di Ultima Generazione, Extinction Rebellion e della campagna Palestina Libera sono stati portati in questura. Non c’è stato alcun arresto, ma alcune ragazze fermate hanno raccontato di essere state vittime di abusi da parte della polizia. Oltre ad essere state costrette a spogliarsi, hanno dovuto fare dei piegamenti sulle gambe, richieste che invece non sono state rivolte ai manifestanti uomini.
Nel comunicato diffuso su Telegram da parte di Extinction si spiega che il fermo è durato 7 ore e che ci sono state testimonianze appunto di questi trattamenti, per i quali ora vogliono giustizia. Per ora, però, devono fare i conti con le denunce nei loro confronti, a vario titolo, perché i manifestanti sono accusati per tale blitz alla Leonardo di Brescia di adunata sediziosa. Poi alcuni di essi sono finiti nel mirino per varie accusa, da imbrattamento, alla manifestazione non autorizzata, passando per le accensioni pericolose.
QUESTURA DI BRESCIA SMENTISCE ABUSI
Ma questi non sono gli unici provvedimenti presi, perché per 17 dei 23 attivisti è scattato il foglio di via da Brescia, quindi non possono tornarci da 6 a 18 mesi. Ma fuori dalla questura c’erano altri attivisti che hanno aspettato che i fermati venissero rilasciati, poi si sono occupati di far avere loro qualcosa da mangiare nell’attesa. Ma nel frattempo il caso è diventato politico, perché Alleanza Verdi Sinistra ha depositato un’interrogazione parlamentare tramite il suo vicecapogruppo alla Camera, Marco Grimaldi.
Ma la questura di Brescia, come riportato dall’Ansa, ha negato che vi siano stati tali abusi, precisando che le attività sono state svolte nel pieno rispetto dei diritti delle persone. Inoltre, si fa riferimento a “provocazioni” in merito alle accuse in questione. Ora resta da capire se il caso è chiuso o avrà degli strascichi, anche alla luce dell’iniziativa politica di Avs.