Massimo Cellino è pronto a lasciare il Brescia, a regalarlo pur di disfarsene. Lo ha rivelato lo stesso patron delle Rondinelle in un’intervista rilasciata a 90° Minuto. Intervenuto dopo la sconfitta per 3 a 0 contro il Cittadella, il presidente ha dichiarato: “In 30 anni nel mondo del calcio non mi era mai successo di venire minacciato dai giocatori”. Dichiarazioni choc quelle di Massimo Cellino, il quale ha aggiunto che questa “gente voleva essere ceduta altrimenti sarebbe andato in depressione”. Si è quindi lasciato andare ad uno sfogo molto pesante: “Non hanno neanche un briciolo d’educazione”. Retrocesso dalla Serie A alla Serie B al termine della scorsa stagione, la squadra lombarda, allenata da Luigi Delneri, è ora all’ultimo posto in classifica dopo due giornate in cui ha ottenuto un pareggio e una sconfitta. La stagione è appena cominciata, ma il presidente del Brescia è pronto a mollare per la situazione che si è venuta a creare.
CELLINO “PRONTO A REGALARE IL BRESCIA”
“Ho cinque telefoni e sono tutti spenti”, ha dichiarato Massimo Cellino a Novantesimo Minuto. “Perché chiamano me quando ci sono i direttori sportivi apposta?”, ha proseguito il presidente del Brescia. E poi si è detto disposto a lasciare il club delle Rondinelle: “Se si fa avanti qualcuno interessato, gli regalo il club”. Lui stesso aveva ammesso di essere “molto confuso e poco lucido in questo momento e mai come in questa stagione”. La sua intenzione di cedere il Brescia è anche legata a questioni di governance. “Per il futuro del calcio il Governo deve capire che serve un supporto al sistema calcio. Bisogna dilazionare la fiscalità di cinque o dieci anni”. E quindi ha tuonato: “Se inciampa qualcuno inciampano tutti. Non si può guardare solo cosa fanno Juve e Inter: e i dilettanti cosa fanno, i settori giovanili e la Serie B? Siamo tutti falliti se ci voltano le spalle”. Per Massimo Cellino questo è diventato un calcio “irresponsabile”.