Come abbiamo visto, sono giorni davvero bollenti per la possibile ripresa dei campionati, Serie A in primis, e dunque per il prossimo rientro in campo dopo lo stop per l’emergenza coronavirus: temi davvero delicati e su cui però ancora una volta il presidente del Brescia Massimo Cellino ha avuto non poco da dire. Anzi in un intervento-fiume a Radio 24 il numero 1 delle rondinelle non ha usato mezzi termini e con espressioni anche molto forti, ha ribadito la necessità che il campionato si fermi qui, visto il dramma che ha ci ha colpito: “ La FIFA dice finiamola qui, il CONI dice finiamola qui, la FIGC invece mi ricorda il nostro governo, crea un sacco di commissioni ma è solo politica e burocrazia. È una tragedia su cui stiamo scherzando tutti ancora, io vivo a Brescia e vi auguro di non vivere mai il Covid-19, nel resto d’Italia non se ne rendono conto”. E subito l’immediata risposta a chi, per tale posizione, lo critica, accusandolo di voler in questo modo solo evitare la retrocessione del suo Brescia (sempre ultimo in classifica con solo 16 punti in 26 giornate): “Se il Brescia deve retrocedere per salvare il calcio io firmo subito e non faccio causa a nessuno, ma non permetto che si facciano insinuazioni del genere”.
BRESCIA, MASSIMO CELLINO: IMPOSSIBILE GIOCARE DOPO IL 30 GIUGNO
Nel lungo intervento concesso, Massimo Cellino ha poi speso parole anche molto forti e dure sulle conseguenze economiche di questo stop al campionato porterà per tutti i club. Su questo il dirigente del Brescia infatti ha aggiunto che di fatto le società calcistiche sono società per azioni come le altre, ma per cui pure vi sono scadenze da rispettare: “Le società di calcio sono società per azioni come altre, quando hai il 90% delle società che hanno bilanci negativi, le cui perdite vengono colmate con le plusvalenze, le cessioni dei calciatori, già è chiaro cos’è il calcio”.
Ma non solo: tornando anche sulla volontà di molti di tornare in campo al più presto, anche per evitare la formazione di un “buco” enorme nei propri bilanci, Massimo Cellino aggiunge: “ A livello mondiale i bilanci chiudono al 30 giugno, ci sono conti, obblighi di riscatto, trasferimenti, anticipi di diritti tv, come si fa a ipotizzare che si possa andare oltre il 30 giugno?”. Dunque il numero 1 del Brescia tiene fede a quanto già dichiarato in precedenza, per cui non ha intenzione di portare il Brescia in campo, oltre al 30 giugno: staremo a vedere però quali saranno gli sviluppi della vicenda.