E’ ancora forte lo sgomento e il dolore a due giorni dalla morte di Gian Marco Lorito, il vigile urbano di Palazzolo sull’Oglio, provincia di Brescia, sparatosi con un colpo in testa due giorni fa. «La sua divisa la portava sempre con enorme dignità, grande impegno e acuta sensibilità», spiegano al Corriere della Sera il comandante, Claudio Modina, e il sindaco del paese. Molto probabilmente Gian Marco non ha retto il peso dei social, una tesi a cui crede fortemente l’ex compagna della vittima, Marisa Murgia, rimasta in buoni rapporti con il suicida: «Non si dava pace per quanto successo, era disperato – assicura lei – i social uccidono». Dopo essere stato beccato a parcheggiare in un posto per disabili, aveva deciso di darsi una multa e si era poi scusato sui social: «Non ho parole per esprimere il mio rammarico. Voglio precisare che non era mia intenzione, ma purtroppo mi sono confuso con la segnaletica, anche se ciò non mi giustifica. A seguito di quanto successo voglia accettare un contributo di cento euro per l’associazione da lei presieduta, oltre alle mie scuse, e continui a credere nelle istituzioni e nel nostro lavoro». Ma non è bastato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



BRESCIA VIGILE SUICIDA DOPO INSULTI VIA WEB

Tragedia avvenuta all’alba di oggi in provincia di Brescia, dove un vigile urbano si è tolto la vita, sparandosi con la pistola d’ordinanza. L’episodio drammatico è accaduto precisamente a Palazzolo sull’Oglio, ed è stato riportato in queste ultime ore da tutti i principali quotidiani d’Italia. Il tutto era nato a seguito di un parcheggio che lo stesso agente della municipale aveva effettuo lo scorso 24 gennaio in un posto auto riservato ai disabili, in quel di Bergamo. Come spesso e volentieri accade in questi casi, la notizia era finita sul web e sui social a macchia d’olio, e lo stesso vigile aveva deciso di scusarsi, con l’aggiunta di un’auto-multa. Evidentemente, però, non ha retto lo smacco di essere stato additato negli scorsi giorni come un trasgressore della legge, e il 44enne ha così deciso di togliersi la vita. Gabriele Zanni, il sindaco di Palazzolo sull’Oglio, ha commentato così all’Adnkronos: “E’ un fatto che ha scosso tutti in maniera forte. E’ un fallimento umano e professionale per tutti; in primis, per non aver recepito se c’erano delle avvisaglie’. Inutile stare a indagare o a capire quali erano le motivazioni. E’ una grande tragedia e un grande dolore per tutti. Nessuno si poteva immaginare o aspettare qualcosa di simile”.



BRESCIA, VIGILE SI UCCIDE: IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELL’ANMIC DI BERGAMO

Queste invece le parole di Giovanni Manzoni, il presidente dell’Anmic di Bergamo, associazione nazionale mutilati e invalidi: “No, non volevamo trasformarlo in un mostro”. Proprio a seguito di una foto pubblicata su Facebook dallo stesso Manzoni, era scattato il tam tam mediatico, e i conseguenti commenti social, fra cui moltissimi decisamente cattivi. “Ma con lui e il comandante della polizia ci eravamo già chiariti – prosegue ancora il numero uno dell’Anmic di Bergamo – si era scusato, era tutto finito dalla mattina alla sera. Ancora ieri avevo parlato con il comandante per incontrarci nei prossimi giorni con lui e con l’agente”. Quindi Manzoni conclude, esterrefatto: “Non può essere che per alcuni commenti imbecilli una persona possa essersi tolta la vita. Non ci si può suicidare per un parcheggio sbagliato. Ripeto noi non volevamo certo trasformare una persona in un mostro e probabilmente c’è dell’altro che lo ha portato a compiere questo gesto”.

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