Brevetto unitario europeo, dopo cinquant’anni di attesa finalmente il 1° giugno è stato inaugurato il primo tribunale sovranazionale che tutelerà i diritti di proprietà intellettuale e garantirà la registrazione unificata dei brevetti e delle innovazioni di 17 paesi d’europa, tra i quali anche Italia, Germania e Francia. L’istituto di giurisdizione unificata a Parigi è il primo, ma presto ne verranno inaugurati altri in diversi paesi, anche Milano entro il 2024 potrebbe avere una sede distaccata della Procura centrale Ue.



Si tratta di un importante passo avanti per quanto riguarda la protezione dei brevetti, che attualmente incidono in larga parte sul Pil e rappresentano un grande merito della competitività dell’Europa con il resto del mondo. Prima di questa approvazione infatti, la legge era frammentata e ogni nazione doveva fare capo ai propri tribunali per la salvaguardia dei diritti. Con conseguente poca omogeneità delle decisioni giudiziarie e costi molto elevati. I settori più tutelati saranno soprattutto quello chimico farmaceutico, ma anche elettronica e tecnologie digitali.



Nuovo brevetto unitario europeo da giugno, cosa cambia

Una tra le principali novità riguardanti il nuovo brevetto unitario europeo ed il tribunale unico riguarderà le procedure di approvazione. Il sistema sarà completamente dematerializzato e digitalizzato per ridurre al minimo l’uso della carta. Questo unito ad una struttura giurisdiziale che farà capo al trattato unico, permetterà secondo le stime della Commissione, ad un risparmio fino al 600% per le istituzioni e per le aziende che intenderanno avviare le pratiche per l’approvazione del brevetto.

Il quotidiano Le Figaro ha pubblicato in un articolo i dati statistici, secondo i quali, a beneficiare di più di questa innovazione saranno proprio la Germania e la Francia, i due paesi che non solo registrano più brevetti l’anno, ma che hanno aumentato da tre anni ad oggi gli investimenti sulle opere di ingegno e proprietà intellettuale. L’ufficio unico semplificherà le approvazioni, e tutti i brevetti saranno automaticamente protetti allo stesso modo in tutti i 17 paesi firmatari. Nella divisione principale di Parigi lavoreranno 81 giudici preposti all’individuazione di eventuali plagi ed esperti di diritto brevettuale ai quali ci si potrà rivolgere per questioni e controversie.