Unione europea e Regno Unito hanno trovato uno storico accordo sulle relazioni post Brexit. Dopo mesi di trattative, arriva il via libera al compromesso finale su una intesa di libero scambio che scongiura così lo scenario del no deal commerciale. L’accordo, raggiunto in extremis, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2021, giorno in cui scade la fase di transizione post divorzio, anche se soggetta alle ratifiche parlamentari. «Tutto ciò che è stato promesso all’opinione pubblica britannica durante il referendum del 2016 e nelle elezioni generali dell’anno scorso è stato mantenuto con questo accordo. Abbiamo ripreso il controllo del nostro denaro, dei confini, delle leggi, del commercio e delle nostre acque di pesca», scrive il governo britannico in un comunicato ufficiale.



La notizia dell’accordo viene definita «fantastica» dal governo britannico «per le famiglie e le imprese in ogni parte del Regno Unito». Nella nota si precisa che è stato firmato «il primo accordo di libero scambio basato su zero tariffe e zero quote che sia mai stato raggiunto».

BREXIT, REGNO UNITO FUORI DA PROGRAMMA ERASMUS

Se da Londra arrivano toni trionfalistici sull’accordo per la Brexit, Ursula von der Leyen resta più equilibrata. La presidente della Commissione europea nella conferenza stampa congiunta con il capo negoziatore Ue Michel Barnier ha ammesso che «i negoziati sono stati difficili», ma «era un accordo per cui valeva la pena battersi». Alla fine è stato trovato un accordo «buono, equilibrato». Ciò era «la cosa più responsabile da fare per entrambe le parti», ha aggiunto Ursula von der Leyen. Barnier ha poi annunciato che «il governo britannico ha anche deciso di non partecipare più al programma Erasmus».



Ora resta solo da attendere la ratifica da parte del parlamento di Westminster, prevista per il 30 dicembre, e quella “retroattiva” di Strasburgo, che invece dovrebbe votare a gennaio. «L’accordo è fatto», twitta Boris Johnson in attesa della sua conferenza stampa. «Patto storico», titola il Financial Times. Il Daily Mail invece «Halleluyah, Merry Brexmas!». Con la fusione di Brexit e Christmas, Brexmas, arriva il suggello finale ad una storia cominciata quattro anni e mezzo va con il referendum che approvò l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

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