BURCH E FERTITTA IN NUOVI AMBASCIATORI USA IN VATICANO E ITALIA: LA SCELTA DI DONALD TRUMP SULLA SQUADRA DEI DIPLOMATICI

Dopo la nomina di Tilman Joseph Fertitta come nuovo responsabile della diplomazia americana in Italia, la scelta di Donald Trump per il nuovo Ambasciatore Usa in Vaticano è ricaduta su Brian Burch, presidente di CatholicVote e molto vicino a idee conservatrici sulla Chiesa e il mondo cattolico. Tra le poche caselle vuote nella vasta squadra di nomine approntate dal Presidente eletto, i due nuovi ambasciatori nominati da Trump – come sempre con annuncio sul social Truth – rappresentano due figure ancora non molto conosciute nel nostro Paese ma ben inserite nell’entourage repubblicano che ha fortemente spinto la ricandidatura del tycoon alla Casa Bianca.



«Sono onorato di annunciare che Brian Burch sarà il nuovo Ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede», ha scritto il presidente americano definendo il nuovo diplomatico cattolico devoto, padre di 9 figli con la moglie Sara e presidente del comitato CatholicVote. Proprio alla guida dell’importante gruppo di advocacy negli States (che difende le istanze e le battaglie cattoliche negli USA), Burch viene visto dal Presidente Trump come un collante ottimo per parlare alla comunità cattolica che ha sostenuto i Repubblicani alle ultime Elezioni Usa 2024. Una nomina giunta un po’ a sorpresa per Burch che pur essendo stato spesso citato in passato da Trump, mai si sarebbe aspettato di avere l’onore di servire in ambasciata delicata presso il Vaticano: «sono molto onorato, non poso esprimere la gratitudine per il Presidente», ha scritto su X il nuovo Ambasciatore Usa in Vaticano, ringraziando poi moltissimo la sua famiglia a cominciare dall’amata moglie.



CHI È BRIAN BURCH, COS’È CATHOLIC VOTE E COME SVOLGERÀ IL RUOLO DI AMBASCIATORE USA IN VATICANO

Salutando il compianto padre, morto in estate, Brian Burch lo ringrazia per avergli insegnato ad amare la Chiesa e le benedizioni, oltre ad essere un cittadino responsabile degli Stati Uniti: al netto delle polemiche negli scorsi anni sulla piattaforma CatholicVote per alcune decisioni e impostazioni del Magistero di Papa Francesco, per il nuovo Ambasciatore in Vaticano il rapporto tra la Chiesa Cattolica e il Governo degli Stati Uniti d’America è di «vitale importanza» e dunque l’impegno che Burch metterà nel suo nuovo incarico resta quello di «promuovere la dignità di tutte le persone e il bene comune».



Come conclude lo stesso ambasciatore, l’attesa per il processo di conferma formale dopo il giuramento del Presidente Trump è fortissima: «non vedo l’ora di servire il mio Paese e la Chiesa, in gloria di Dio». Il gruppo politico conservatore di CatholicVote vede da anni la guida di Burch, con notevole appoggio elettorale e politico alla candidatura di Trump e J.D.Vance alle ultime elezioni. Secondo un recente sondaggio del Washington Post, Trump con il voto dei cattolici ha superato di ben 15 punti la mozione Harris, un aumento record rispetto anche solo alle ultime Presidenziali 2020: laureato a Dallas ma vissuto a Chicago, Brian Burch con l’attività di CatholicVote ha contribuito non poco alla crescita dei consensi nel mondo cattolico del Partito Repubblicano. Dopo le dimissioni di Callista Gingrich, moglie dell’ex Presidente della Camera USA e membro cattolico scelto direttamente da Trump nel primo mandato, sotto la Presidenza Biden si era poi dimesso lo scorso giugno l’ex senatore cattolico dem Joe Donnelly, collaborando attivamente con Papa Francesco nei difficili passaggi avvenuti nella Chiesa USA degli ultimi 4 anni. Al netto delle critiche mosse da Burch in passato – che fanno intuire come la posizione dell’Ambasciata Usa in Vaticano sia nettamente improntata ai temi conservatori di sostegno alla famiglia, alla vita e contro ogni “sconfinamento” dei temi “gender” – il dialogo e il servizio tra Papa Francesco e Donald Trump sarà il primo vero obiettivo del nuovo Ambasciatore Burch.