Brigitta Boccoli e Stefano Orfei tornano a “Vieni da me” per parlare della nascita di Brando, il loro secondo figlio. «L’ho desiderato tantissimo, forse vista l’età. Non arrivava, quindi è stato molto desiderato. Ma abbiamo dovuto fare un lungo percorso». Se lei prendeva con ironia il fatto che non arrivasse un altro figlio, lo stesso non si può dire del marito. «Lei ironizza, io no. Ero più serio, pensavo ai problemi». I due hanno raccontato a Caterina Balivo di averne smesso di parlarne, perché «ci provavamo e non arrivava». E allora Brigitta Boccoli ha dato un consiglio alle donne: «Non bisogna attendere, perché noi donne siamo a scadenza, purtroppo è così. Il momento giusto non arriva mai, quindi non bisogna aspettare». Una dichiarazione destinata a far discutere, visto che non è così semplice. Diventare mamme quando si lavora è complesso, così come è difficile mantenere i figli in condizioni di precarietà lavorativa e professionale.
BRIGITTA BOCCOLI E STEFANO ORFEI A VIENI DA ME: IL SECONDO FIGLIO
Brigitta Boccoli ha parlato della sua decisione di affidarsi alla scienza per avere un secondo figlio. «Se non avessi fatto di tutto, non sarei stata a posto con la mia coscienza. Ci ho provato fino in fondo. La scienza esiste, ci aiuta, quindi perché no. Ma non è stato facile». Il marito Stefano Orfei invece era scettico, poi si è convinto. «Ci ho pensato e le ho detto di cercarlo in un altro modo». La moglie ha spiegato perché: «Dopo che abbiamo perso un bambino non voleva più provarci per non soffrire di nuovo». Quando è rimasta incinta non l’ha annunciato subito: «Non volevo dirlo mai, perché avevo perso l’altro bambino a 12 settimane. Finché non me l’hanno messo addosso, non ho voluto cantare vittoria». Poi ha raccontato del figlio Manfredi e di come ha reagito alla nascita di Brando: «L’ha preso in braccio, è scoppiato a piangere e ha detto: “Come ho potuto pensare di non volere un fratello”». Infine, su Moira Orfei: «Avevo il terrore all’inizio. Ma lei teneva a suo figlio. mi disse di fare subito il secondo figlio, perché non voleva che Manfredi restasse figlio unico».