Brigitte Bardot in tackle sulla moschea di Strasburgo. Come vi abbiamo raccontato, il municipio della città sede del Parlamento europeo ha approvato il progetto del luogo di culto islamico, il più grande d’Europa. La celebre attrice ha protestato via social in maniera piuttosto audace: «All’inizio degli anni Sessanta, ho corso un grosso rischio rifiutando di sottomettermi alle minacce dell’OAS. Oggi, sessant’anni dopo, con forza e con coraggio, rifiuto categoricamente l’idea che la Francia diventi “islamizzata”».



Strasburgo ha dato il via libera alla sovvenzione di 2,5 milioni di euro per contribuire alla realizzazione della moschea, progettata dall’associazione islamica turca Milli Gorus, vicina al presidente turco Erdogan. E non è tutto: nell’area sorgeranno un centro commerciale, un ristorante con prodotti esclusivamente halal, un museo e un centro di ricerca.



Brigitte Bardot: “Moschea Strasburgo un tumore”

Particolarmente diretta e senza peli sulla lingua, Brigitte Bardot si è scagliata senza filtri contro la costruzione della moschea di Strasburgo. Ecco le sue parole riportate dai colleghi di Libero: «Denuncio la sottomissione dei nostri dirigenti che hanno accettato la costruzione della moschea di Strasburgo, la più grande d’Europa, in un territorio che, dopo essere stato occupato dai tedeschi, è stato riconquistato al prezzo di centinaia di migliaia di vite francesi nel 14-18». L’attrice ha sottolineato che Strasburgo è la capitale d’Europa e tale deve restare «senza essere sfigurata da un tumore metastatico e islamizzato». E l’attrice, diva del cinema francese e  internazionale, promette battaglia: «Mi oppongo, costi quel che costi, all’idea che la Francia diventi la prima donnaccia dell’Islam».

Leggi anche

CAOS LIBANO/ "Meglio ritirare Unifil, all'Italia non servono vedove di pace"