Continua la battaglia legale in merito alla gestione del patrimonio della nota artista americana Britney Spears. Mamma Lynne ha depositato presso il tribunale di Los Angeles tutti i documenti necessari per la gestione in prima persona del milionario patrimonio della figlia. La cantante a stelle e strisce si trova dall’anno scorso ricoverata presso una struttura che cura i disturbi mentali, mentre dal 2008 è sotto tutela personale e finanziaria del padre, Jamie Parnell Spears. A dare gli ultimi aggiornamenti sono i colleghi di Rockol citando il sito americano The Blast, che ha pubblicato, a conferma della veridicità della notizia, una copia delle carte che Lynne Spears ha consegnato ai giudici con la richiesta esplicita di essere coinvolta “in qualsiasi decisione” in merito a beni mobili, immobili e finanziari intestati alla cantante pop, valutati all’incirca 60 milioni di dollari. In questi anni di vicende giudiziarie e legali, numerosi fan della cantante di “Oops!… I Did It Again” hanno dato vita al movimento #freebritney, con l’obiettivo appunto di liberare la cantante dalla tutela a cui è stata sottoposta.
BRITNEY SPEARS: CRESCE IL MOVIMENTO #FREEBRITNEY
A riguardo, il prossimo 22 luglio alle ore 12:30, i fan della cantante si sono dati appuntamento per una manifestazione pacifica presso la Stanley Mosk Courthouse, in segno di solidarietà nei confronti della loro beniamina. Secondo il movimento la voce di “Toxic” sarebbe rinchiusa nella clinica psichiatrica contro la volontà della stessa, e l’obiettivo dei manifestanti è principalmente il padre della cantante. Jamie Parnell Spears sarebbe responsabile, accusano i fan, di numerose ingerenze verso la figlia, quando la stessa era ancora bambina, come ad esempio quando costrinse la Britney a modificare la propria voce mantenendola su tonalità infantili, quando il realtà il suo timbro vocale, si legge sull’account Diet Prada, sarebbe ben più vicino a quello di Christian Aguilera. Inoltre, senza il consenso del padre, Britney non può guidare l’auto, votare, e spendere il proprio denaro.