BRONNY JAMES, ARRESTO CARDIACO PER IL FIGLIO DI LEBRON
Una notizia scioccante – o almeno sarebbe potuto essere – è arrivata pochi minuti fa dagli Stati Uniti: a riportarla è stato l’insider Shams Charania, ma è già stata ribattuta in tutto il mondo. Bronny James, il figlio diciottenne di LeBron James, ha accusato un malore ed è stato vittima di un arresto cardiaco mentre si stava allenando nella palestra del suo college, la University of South California alla quale si è unito dopo l’esperienza al liceo Sierra Canyon. È stato trasportato immediatamente in ospedale e messo in terapia intensiva; ora, le sue condizioni sono giudicate stabili e così Bronny ha lasciato il reparto.
Rimane comunque in ospedale, sotto osservazione; la famiglia James ha già emesso un comunicato nel quale ha profondamente ringraziato lo staff medico della USC e tutte le persone che in qualche modo hanno aiutato Bronny o gli sono state vicino. Adesso, bisognerà capire come evolverà la situazione: un arresto cardiaco nel corso di un’attività è tutt’altro che uno scherzo, c’è anche la forte possibilità che il diciottenne possa smettere di giocare a basket o comunque non lo possa più fare ad alti livelli.
GI SCENARI FUTURI PER BRONNY
Certamente non è la cosa più importante in questo momento, ma è chiaro che quanto accaduto potrebbe avere un peso specifico sulla carriera del figlio di LeBron: il quattro volte campione NBA ha già rivelato di avere intenzione di giocare fin quando potrà avere almeno una stagione sul parquet con il figlio, e il progetto sarebbe quello di firmare per qualunque franchigia selezioni Bronny al draft. Che sarebbe quello del 2024, dopo la stagione da freshman al college: Bronny James era tra le papabili scelte, ma ovviamente l’arresto cardiaco potrebbe farlo scendere parecchio nelle stime dei mock draft – ci sono parecchi esempi in tal senso, legati a infortuni o aspetti comportamentali.
Dunque potrebbe anche arrivare uno scenario, ma ovviamente è presto per fare questo tipo di valutazioni, per il quale Bronny James non sia scelto al draft NBA. Naturalmente a quel punto potrebbero entrare in gioco altri fattori: una firma per qualche franchigia può sempre essere una possibilità, magari attraverso la partecipazione alla Summer League o l’ingresso in una squadra di D-League. Vedremo: per ora, ci auguriamo che quanto accaduto a Bronny James faccia già parte del passato, e che le notizie sul proseguimento della carriera siano positive.