Bronson Battersby è morto di fame: aveva solo due anni ed è stato rinvenuto vicino al corpo del padre, che era in precedenza deceduto dopo essere stato colpito da un infarto. Una vicenda drammatica, scrive il Corriere della Sera, che sta facendo piangere la Gran Bretagna. Il cadavere senza vita del piccolo è stato scoperto lo scorso 9 gennaio nella casa dove abitava assieme al papà di anni 60. Secondo quanto raccolto dai servizi sociali, la polizia era stata allertata più volte dopo che una serie di visite a domicilio a inizio anno erano andate a vuoto, di conseguenza qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di quanto accaduto. Il governo esige delle risposte, con la polizia e i servizi sociali di Skegness che hanno avviato una inchiesta, alla luce della tragedia che si è consumata e che probabilmente si sarebbe potuta evitare con un po’ più di attenzione.



Il piccolo Bronson Battersby era già considerato un bimbo a rischio dalle autorità, ma nonostante ciò è stato lasciato che lo stesso morisse di fame e disidratazione dopo il decesso del padre a seguito di un attacco di cuore. Possibile che nessuno sia intervenuto per aiutare il bambino? E’ questa la domanda, sottolinea il quotidiano di via Solferino, che i principali mezzi di informazione britannica stanno ponendo in queste ore alle autorità, ma anche ai cittadini, ai famigliari del bimbo, mamma compresa, che non vedeva il piccolo da prima di Natale e che ora dice che non riesce «a non immaginarselo mentre cerca disperatamente qualcosa da mangiare».



BRONSON BATTERSBY, BIMBO DI 2 ANNI MORTO DI FAME: UNA FAMIGLIA IN DIFFICOLTÀ

Quella dei Bettersby era una famiglia in difficoltà, con il bimbo che viveva con un padre già avanti con gli anni, e nessuno, quando i due hanno smesso di farsi sentire e vedere, ha deciso di interessarti di loro. Secondo gli amici di famiglia, il papà del piccolo potrebbe essere morto a fine dicembre, ma i due cadaveri sono stati rinvenuti solo il 9 gennaio. Servirà l’autopsia per stabilire cosa sia realmente accaduto, ma nel frattempo monta l’indignazione.

«Ci si spezza il cuore a pensare a quanto è avvenuto», le parole di Chris Philp, sottosegretario agli Interni. «Bisogna capire esattamente cosa è successo e dove sono stati commessi errori». Il bimbo è stato rinvenuto in pigiana, raggomitolato contro le ginocchia del padre, al buio. «Se avessero fatto il loro lavoro mio figlio sarebbe ancora vivo», ha commentato la mamma.