Brooke Shields presenta la sua attuale vita, nella bellissima casa di New York, sulle colonne del quotidiano “The Guardian” e si fa riprendere in cucina con un cane ai suoi piedi, il marito che si aggira sullo sfondo, una figlia adolescente al piano di sopra, un’altra al college e il suo senso dell’umorismo rimasto intatto. Il celebre volto di Laguna Blu, si lascia andare parlando del suo passato travagliato, i servizi fotografici di nudo, la madre alcolizzata, ma ammette di aver trovato la felicità nei suoi 50 anni. Brooke Shields, newyorkese di nascita, viene definita dallo stesso giornalista di The Guardian, “una sopravvissuta”.



Shields è stata famosa per quasi tutta la sua vita. È apparsa in una pubblicità di una soap quando aveva 11 mesi ed è una bambina prostituta nel film Pretty Baby all’età di 11 anni. Da adolescente negli anni ’80 era ovunque. C’era una bambola Brooke Shields e ha dato il suo nome anche a una serie di asciugacapelli – non mancano pubblicità altamente sessualizzate per Calvin Klein, e il film Laguna Blu, in cui, non ancora 16enne, è apparsa per la maggior parte del tempo nuda. Poi Shields è fuggita da tutto e ha preso un posto alla Princeton University, che lei ora dice che forse non era il momento migliore in termini di carriera, ma probabilmente le ha salvato la sanità mentale.



La rinascita di Brooke Shields

Brooke Shields, attrice, sarà in una commedia romantica di Natale per Netflix, “A Castle for Christmas”: “Ci sono cani, castelli, knitters, pub!”, si legge su The Guardian che elogia la Shields: fantastica nei panni dell’autrice americana di successo Sophie Brown, che, soffrendo per il blocco dello scrittore, fugge in Scozia per rintracciare le sue radici e finisce per acquisire una casa signorile. Ci sono molte donne sulla cinquantina come Sophie, dice, “che si stanno togliendo la vita con le proprie mani. Hanno cresciuto dei bambini, stanno passando a questa fase successiva ma c’è molto potere che ne deriva”.



Shields ha recentemente lanciato la sua società, Beginning Is Now, una piattaforma online per donne, scaturita da questa ritrovata fiducia. “Mi sento più forte, mi sento più sexy, mi sento meno gravata da: ‘Oh, cosa pensano di me?’. Non sento quel peso nello stesso modo in cui l’ho vissuto nella gran parte della mia giovinezza, ma non mi metto in questa posizione per sentirmi “meno di”. All’improvviso mi sono detta: “Perché non sono rappresentata?”, perché mi è stato detto: “Sei finita perché non hai 20 anni”? Ho 56 anni e mi sento più potente ora di quanto non mi sia mai sentita”.