Che Bruce Springsteen il musicista rock più amato d’America, fosse un devoto sostenitore del Partito democratico non è una sorpresa. Benché non abbia mai fatto canzoni dichiaratamente politiche (a parte la contestata 41 shots che commentava l’uccisione di un ragazzo nero da parte della polizia con appunto 41 colpi di pistola, ucciso perché si stava togliendo di tasca il portafogli per mostrare i suoi documenti) è stato sempre sostenitore dei candidati democratici. Già nel 2004 guidò un gruppo di colleghi musicisti in un tour a sostegno del candidato John Kerry poi battuto da George Bush Jr. al suo secondo mandato. Impresa improbabile e illusoria, perché nessun sostenitore repubblicano avrebbe cambiato idea su chi votare per una serie di concerti rock, un po’ insomma come “predicare ai convertiti”, un pubblico che già avrebbe votato Kerry. Poi Springsteen ha partecipato a diversi comizi a sostegno di Barack Obama, ha preso parte all’inaugurazione del suo mandato e recentemente ha criticato fortemente Donald Trump: “È spaventoso, sai? Viviamo in un momento spaventoso. La gestione della nazione è stata gettata via da qualcuno che non ha idea di cosa ciò significhi. E sfortunatamente abbiamo qualcuno che ritengo non abbia una comprensione del significato profondo di cosa significhi essere un americano” dichiarò lo scorso ottobre in una intervista. Così non è una sorpresa che all’apertura della convention “virtuale” del Partito democratico a Milwaukee Springsteen sia apparso in video. Si tratta di una delle sue canzoni recenti più celebri, The rising, dedicate all’America del dopo attentato alle Torri gemelle del 2001, un invito a rialzarsi: “Coraggio, risorgiamo / coraggio, mettete le vostre mani nelle mie / coraggio, risorgiamo / coraggio, risorgiamo stanotte”. Parole che adesso diventano attuali alla luce del desiderio di gran parte dell’America di tornare un paese unito e non divisivo dopo il mandato Trump. Nel video si vedono immagini di volontari impegnati nell’emergenza coronavirus che negli Stati Uniti ha provocato una strage spaventosa, quasi 200mila morti finora, migranti messicani incarcerati al confine, scontri fra poliziotti e afroamericani. La canzone è stata scelta dal partito come inno ufficiale della campagna elettorale di Joe Biden che è stato nominato candidato ufficiale alla convention.