Bruce Willis starebbe combattendo da tempo contro la perdita di memoria. È quanto riporta il quotidiano neozelandese dell’Herald, secondo il quale il noto attore sta vedendo con il passare del tempo le proprie condizioni mentali e di conseguenza anche fisiche, peggiorare. Una situazione che lo avrebbe portato a prendere una decisione: lavorare il più possibile ora, che è ancora in grado di farlo seppur con qualche difficoltà.
Proprio per questo motivo, l’attore starebbe recitando di continuo in film su film dal basso budget e allo stesso tempo dalle basse pretese: pellicole che finiscono direttamente sulle piattaforme video senza passare per il cinema. Il perché è sotto gli occhi dei colleghi: vorrebbe guadagnare più soldi possibili ora che è ancora in grado di lavorare, prima di dover dire addio per sempre al suo amato set. Alcune rivelazioni erano già apparse durante il 2021 sul magazine OK!. Ora a confermare le voci direttamente l’Herald dalla Nuova Zelanda.
Bruce Willis, perdita di memoria: le parole del regista
Al momento, a Bruce Willis sembra non sia stato formalmente diagnosticato alcun disturbo. Da tempo, però, la nota star del cinema d’azione starebbe combattendo con la perdita di memoria. Un problema che persiste ormai da qualche anno e che presto potrebbe portarlo a dire addio alle scene. Nel corso del 2021, l’attore è stato impegnato in otto film che hanno deluso la critica, tanto da essere inseriti nei Razzie Awards: parliamo di “American Siege”, “Apex”, “Cosmic Sin”, “Deadlock”, “Fortress”, “Out of Death”, “Survive the Game” e “Midnight in the Switchgrass”. Una critica che dà ancora più credito alle voci.
A parlare delle condizioni di salute del noto attore è stato anche il regista Matt Eskandari, che lo ha diretto in quattro film. Come riferisce sempre l’Herald, sul popolare canale YouTube “Half in the Bag” è stato pubblicato un video dal titolo “The Bruce Willis Fake Movie Factory” nel quale si discuteva appunto di ciò che starebbe accadendo alla star del cinema. Il regista, in un commento, ha scritto: “Lo conosco in prima persona perché l’ho diretto in quattro film. È una situazione triste vedere una leggenda come Bruce che si deteriora proprio davanti ai tuoi occhi. L’ho visto mentre lavoravo con lui negli ultimi anni.”