Brunello Cucinelli è uno dei protagonisti che vediamo nel dietro le quinte del Covid-19. L’imprenditore ha deciso infatti di fare sua la scelta sanitaria di puntare tutto sui tamponi, riuscendo a controllare lo stato di salute di 1.200 dipendenti. Cucinelli ha chiesto la collaborazione dell’Università degli studi di Perugia e dell’Usl per garantire la messa in sicurezza dei suoi lavoratori. Il re Mida del cashmere ha fatto costruire così due gazebo posti di fronte all’azienda, guidati da medici specializzati. “Lo studio guidato dalla dottoressa Antonella Mencacci prevedeva due fasi”, ha detto a Il Corriere della Sera, “all’inizio, l’esecuzione di tampone e test sierologico per tutti al fine di individuare eventuali portatori asintomatici o pregresse esposizioni al virus; adesso, in questa seconda fase, si effettuerà il loro monitoraggio periodico, un prelievo del sangue ogni 15 giorni per capire eventuali evoluzioni, sino al termine della pandemia”. I test effettuati si sono rivelati più che cruciali: solo grazie ad essi si sono potuti individuare quattro asintomatici, positivi al virus e giovani. “Il loro pronto isolamento ha evitato la trasmissione della malattia non solo nell’ambiente di lavoro”, ha aggiunto, “ma anche in ambito familiare e nella comunità; fino alla negativizzazione del tampone sono sempre rimasti asintomatici. Pensate cosa poteva succedere se non avessimo effettuato i controlli“. Scoperti i risultati, Cucinelli ha promosso nell’immediato le misure di contenimento necessarie. Ovvero l’adozione della mascherina, il distanziamento individuale e la chiusura della mensa aziendale.
Brunello Cucinelli, l’impero non si ferma di fronte all’emergenza sanitaria
L’impero di Brunello Cucinelli non si ferma nemmeno di fronte all’emergenza sanitaria. Nonostante lo stop e le difficoltà di rimettere in moto la macchina, il noto imprenditore ha già avviato la macchina per completare la collezione autunno/inverno. Secondo le sue previsioni, riuscirà a mantenere fede alla scadenza di agosto. “Abbiamo stabilito di lavorare un’ora in più il sabato e di ridurre le giornate di ferie da 15 a 7”, ha detto a Il Corriere della Sera, “In questo modo, a fine agosto avremo recuperato i tempi persi. Sono convinto che saremo pronti per presentare ‘fisicamente’ a settembre le collezioni in tutti i nostri show room: Shanghai, Tokyo, New York, Milano, Solomeo, Londra e Parigi“. Oggi, giovedì 11 giugno 2020, Brunello Cucinelli sarà uno degli ospiti che vedremo nella prima serata di Rai 3, grazie alla nuova puntata di Ogni cosa è illuminata. Guardando al futuro, l’imprenditore è sicuro che qualcosa dovrà cambiare soprattutto a livello burocratico. Una macchina polverosa che blocca un flusso importante di soldi, un problema che esiste da ormai 40 anni. “Se non si risolve si verificherà la stessa identica situazione delle emergenze terremoto”, ha evidenziato, “che cosa farei io? Formerei un gruppo di persone che per due anni si preoccupino esclusivamente di sburocratizzare il paese”.