Bruno Bentivogli, 68enne con alle spalle ben nove titoli italiani nei campionati di categoria di rally, oggi titolare di una officina, è finito agli arresti domiciliari in un’inchiesta dei carabinieri di Trento. I militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Trento hanno portato avanti un’inchiesta che oltre alle province di Trento e Forlì-Cesena, prende in considerazione anche Bologna, Latina e Roma, come spiega Quotidiano Nazionale. In esecuzione delle ordinanze cautelari del giudice di Trento su richiesta della Procura, anche Bentivogli è finito in manette.
Le ordinanze sono state eseguite nei confronti di 8 persone, 4 italiani, 2 albanesi, 1 colombiano, 1 ucraino. L’accusa è di “associazione per delinquere finalizzata ai delitti contro il patrimonio tra cui furti e ricettazione di autoveicoli“. L’indagine è stata avviata nel 2018 dai carabinieri dopo un furto di 3 autovetture avvenuto in un concessionario di Trento. Questa ha permesso “di individuare e smantellare un’organizzazione criminale dedita al furto di autovetture presso concessionarie e abitazioni private”.
Bruno Bentivogli, campione di rally ai domiciliari
Come si legge nel comunicato dei carabinieri, i furti venivano perpetrati “con la collaborazione di un basista; le autovetture asportate venivano poi consegnate, previ accordi, a ricettatori italiani in provincia di Forlì-Cesena e a Roma, nonché all’estero, a ricettatori sloveni”. Il sodalizio “consisteva nel procurare i veicoli a seguito della richiesta esplicita del ricettatore il quale indicava il modello del veicolo di interesse“. Grazie al basista venivano individuati i veicoli e “dopo varie ricognizioni eseguiva il furto”. Sono risultate strategiche “anche due concessionarie laziali, facenti capo a due degli indagati (padre e figlio), i ricettatori”, spiegano ancora i militari dell’arma.
Il promotore dei reati sarebbe, secondo i carabinieri, “un pregiudicato albanese che, durante la sua permanenza in carcere, sfruttava i permessi premio per la perpetrazione dei colpi“. Lo stesso si sarebbe occupato “del reclutamento dei soggetti autori materiali dei furti, pregiudicati recidivi tra cui anche minorenni”. Gli investigatori hanno “documentato le modalità di individuazione degli obiettivi, nonché tutte le fasi dei vari blitz, oltre alla successiva fase di ricettazione, contestando 11 furti di cui 2 tentati commessi dal 2018 al 2022 nelle province di Trento e Bologna per un totale di 15 tra autovetture e motocicli”. Grazie all’indagine sono state recuperate varie “autovetture rubate con apposte targhe diverse, anch’esse risultate oggetto di furto, pronte per essere consegnate al ricettatore”. Tra gli arrestati anche Bruno Bentivogli, campione di rally finito ai domiciliari.