Nella lunga intervista rilasciata a Vieni da me, Bruno Conti ha parlato di come ha conosciuto la moglie Laura: «Ho conosciuto mia moglie in spiaggia, l’ho conosciuta grazie ad un mio amico che me la presentò al campo di allenamento. A mia suocera piaceva Gabriella Ferri ed io andavo in giro con un mangianastri, così che mi facesse fermare vicino al loro ombrellone». Un legame fortissimo ancora oggi: «Lei ha cresciuto i figli, io ero sempre in giro: non è mai voluta essere in vetrina, le piaceva crescere la famiglia. Ho trovato una persona stupenda che ha capito qual è il vero valore della famiglia ad oggi. Dal ’67 ad oggi stiamo ancora insieme e stiamo ancora bene». Poi sui figli Daniele e Andrea, entrambi calciatori: «Non ho mai imposto niente, è venuto spontaneo: gli è sempre piaciuto. Andando avanti, per loro è stato anche un cognome pesante, ma penso di avere soddisfazioni: Andrea ha avuto sfortuna, era più forte di me e di Daniele. Daniele ha battuto tutti i record del Cagliari, ora fa il responsabile della Primavera e guai a chi gli tocca Cagliari. Son contento perché ha messo a tacere tanta gente, i paragoni sono stati tanti». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



BRUNO CONTI, UNA VITA ALLA ROMA

Bruno Conti grande protagonista della puntata di oggi di Vieni da me: il campione del mondo 1982 a tutto tondo tra carriera e vita privata. Il grande ex Roma è partito proprio da Trigoria, luogo fondamentale della sua vita calcistica: «Nel maggio del 1991 ho dato l’addio al calcio davanti a più di 80 mila spettatori. Ero abbastanza preoccupato, il giorno prima avevamo perso la finale di Coppa Uefa contro l’Inter». E in occasione del ritiro Conti ha ricevuto dai tifosi della Lupa la fascia di sindaco di Roma: «Non me lo aspettavo, lo sentivo cantare dalla Tribuna ma non capivo: io pensavo a giocare bene, non pensavo a questo». Un centrocampista tutto cuore e sostanza, ma anche dal tiro chirurgico: «Essendo mancino, ho fatto tanti gol di destro: ho lavorato anche con il piede destro dunque. Rivedere i gol è un piacere, sono in contatto con gli altri campioni del mondo 1982, spesso ci si incontra ed è un grande piacere».

BRUNO CONTI A VIENI DA ME

Bruno Conti ha poi parlato del paragone con Francesco Totti, altra leggenda di casa Roma: «Totti è stato il fenomeno di questa società e di questi colori, Francesco ha battuto ogni record: è stato il massimo, io vengo dopo di lui». Poi, una battuta sull’avventura nel mondo del baseball: «Io ho la fortuna di vivere a Nettuno, dove ho giocato d’estate a baseball: mio zio era il custode comunale di Nettuno, io con la scusa di andare a trovare mio cugino ho colto l’occasione. Prima di andare alla Roma, ero un ottimo lanciatore, ero bravissimo: mi cercarono anche dall’estero, mi voleva il Santa Monica. Due anni dopo mi ha preso la Roma calcio».

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