Walter Sabatini vuota il sacco: “So cose inascoltabili sulla Roma, cosa accade a Bruno Conti”
Il clima in casa Roma non è certo dei migliori dopo lo zoppicante inizio di campionato con un punto in due partite tra Cagliari ed Empoli, non certo l’avvio di stagione desiderato dai tifosi capitolini, alla prima annata con Daniele De Rossi tecnico fin dalle battute iniziali. Hanno fatto però molto rumore nelle scorse ore le parole di Walter Sabatini, ex uomo mercato tra i vari club di Inter, Bologna, Palermo e proprio la Roma, il dirigente si è lasciato andare a delle dichiarazioni clamorose in una intervista concessa a Radio Serie A.
Walter Sabatini ha fatto delle confessioni spiazzanti su Bruno Conti, volto storico della Roma ed ex dirigente giallorosso: “A quest’uomo viene negato l’ingresso al ristorante, è un insulto al calcio, Ii non so come fanno le cose a Trigoria, ci sono impiegati che si sentono dirigenti. Vietare l’ingresso al ristorante a Bruno Conti offende il calcio internazionale, non solo romano”. Secondo Sabatini, che afferma di aver parlato con l’ex fantasista campione del Mondo nel 1982, Conti è tutt’ora molto rammaricato e deluso: “io amo il calcio e tutto quello che gira dentro e fuori dal calcio, non posso sopportarla questa cosa, Conti ha prodotto ricchezza per la Roma, non è solo una leggenda riconosciuta in tutto il mondo”.
Bruno Conti indesiderato alla Roma, Walter Sabatini non ci sta: “Decidono su persone che neanche conoscono”
L’ex dirigente della Roma, che nel corso dei suoi cinque anni tra il 2011 e il 2016 alla Roma ha assicurato grandi colpi come Edin Dzeko, Mohamed Salah, Miralem Pjanic e Benatia, si è poi lasciato andare ad altre accuse nei confronti dell’attuale società giallorossa, protagonista di comportamenti fuorvianti, come accaduto con Bruno Conti: “Conosco questi temi attraverso persone che hanno lavorato con me ed erano nella Roma fino a qualche tempo fa, è una tendenza, le proprietà arrivano e decidono sul conto di persone che neanche conoscono”.
Sempre riguardo a Bruno Conti, Walter Sabatini ha voluto ricordare tra le frequenze di Radio Serie A i tanti calciatori scoperti e poi valorizzati, tra cui lo stesso Francesco Totti, intercettato dal campione del mondo 1982 quando giocava alla Lodigiani da giovanissimo. Nel resto dell’intervista il vulcanico ex dirigente della Roma parla anche dell’ex “capitan futuro” Daniele De Rossi, da meno di un anno mister a Trigoria: e anche qui Sabatini non le manda a dire, “Mi sono state riferite cose inascoltabili che riguardano De Rossi”. Secondo Walter Sabatini, il vero problema della Roma non sarebbe la squadra di prima né attuale, piuttosto è da ricercare in tutto ciò che gravita attorno alla rosa: “a Trigoria ‘Dio è morto’, e non voglio offendere nessuno ma faccio riferimento a un brano di Guccini. È morto perché è stato soppresso il sentimento, il rispetto, la lealtà”.