Franco Gabrielli superconsulente alla sicurezza di Milano, questa la mossa di Beppe Sala per affrontare l’emergenza criminalità. Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti, in particolare per la mossa del sindaco dopo aver negato qualsivoglia allarme. “Prima di calarsi completamente nel ruolo, però, immagino che ci metterà un po’ di tempo per conoscere i problemi del territorio, dovrà studiare, addentrarsi e analizzare i fenomeni per poi, eventualmente, dare qualche consiglio al sindaco. In realtà questa scelta di sala mi pare più una trovata per rifarsi l’immagine”, il j’accuse di Bruno Ferrante ai microfoni de La Verità. L’ex prefetto di Milano e candidato progressista non ha utilizzato troppi giri di parole per smascherare il primo cittadino: “Non è Gabrielli in discussione, perché al suo posto potrebbe esserci chiunque abbia un profilo simile, però un sindaco che è in carica da tanti anni e solo ora si accorge che a Milano c’è un problema evidentemente deve fare un bel po’ di autoanalisi per capire dove ha sbagliato e cosa non ha funzionato nelle politiche che ha messo in campo sulla sicurezza”.
L’opinione di Bruno Ferrante
Ferrante ha sottolineato che la sicurezza è una materia delicata e non può essere affrontata con spot o soluzioni immaginifiche. “Quella di Milano è una società complessa, nella quale non è facile intervenire”, l’analisi perentoria dell’ex prefetto: “Io dico: va benissimo attirare turisti e fare cassa, ma non si può concentrare l’attenzione solo su altro, abbassando la guardia sui livelli di sicurezza”. Il territorio va coltivato giorno dopo giorno, ha aggiunto Ferrante, non con isolati provvedimenti. E lui – in qualità di prefetto – non avrebbe accolto di buon grado la nomina di Gabrielli: “Come l’avrei presa? Male, male, male. Il rischio che immagino si possa correre è un cortocircuito istituzionale. Potrebbero arrivare a complicarsi i vari livelli di responsabilità”.